mercoledì 3 settembre 2014

Europa,  
ritorno della  “Grande Politica”?

    


Ucraina e Medio Oriente: il politico, come la verità, si vendica sempre.   Sembra ritornare  la “Grande Politica”  fatta di confronti militari, conquiste, imperi, regni, repubbliche  e... califfati.  E l’ Europa?  Riuscirà l’Ue, stretta, fra l’ indeciso alleato americano,  l’ "ex partner" russo (primo scivolone della Mogherini) in cerca di rivalse  e l' impetuoso  fronte islamista,   inaugurare una  politica estera degna di questo nome?   Difficile dire.
Andrebbero prima definiti i nostri interessi: da quale parte stare? Dopo di che si dovrebbe puntare sulla supremazia militare, nella  clausewitziana consapevolezza che la guerra  sarà sempre la continuazione della politica con altri mezzi.  Ma prima di tutto,  serve  un forte esecutivo europeo, capace di prendere, in tempi ragionevoli,  decisioni importanti, anche sul piano politico-militare. La Nato è un’alleanza esterna,  sicuramente importante, per alcuni imposta,  che, comunque sia, dovrebbe puntare su un contraltare militare, genuinamente europeo.
Nell’assenza di  queste condizioni, l’Ue continuerà ad andare a rimorchio  dell’oscillante politica Usa e della forza, sempre mutevole, degli eventi.  E a  subire la “grande politica”. Degli altri.

Carlo Gambescia      


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