Gli Indignados secondo Buttafuoco
Una questione di neuroni...
.È serio liquidare come fascisti i luddisti urbani di San Giovanni? No. Il
fascismo è una categoria storica, non antropologica. Oppure, altro giro altra
corsa, cogliere la palla al balzo, per magnificare la Marcia su Roma e azzerare
quella su San Giovanni? Come appunto fa Pietrangelo Buttafuoco, ormai
ritagliatosi nel clubino Eyes Wide Shut de “il Foglio”, il ruolo, con
mascherina o senza, del fascista-letterato-prestato-al-giornalismo.
No. Anche perché si rischia di ridurre il più generale fenomeno sociale degli
Indignati a una questione di alfabetizzazione, o peggio ancora, come vedremo.
Ma lasciamo la parola a Buttafuoco: « Troppo comodo, poi, pensare che possano
fare epoca. Sarà globale, infatti, la mobilitazione - ci sarà tutta una canea a
muoversi - ma tutti questi indignados sono così a corto di concetti, di parole
e di raziocinio che è proprio un’esagerazione andargli addosso con gli idranti
della forza pubblica. È sufficiente farli parlare. Di tutti questi indignados,
infatti, quelli interpellati a caldo, dopo gli incidenti di sabato – ma anche a
freddo, a bocce ferme – non ce n’è uno che sappia fare la “O” col bicchiere. Il
povero David Parenzo, in collegamento dalla piazza ancora rovente per “In Onda”
su La7, dai leader raccolti intorno al suo microfono non riusciva a cavargli un
costrutto che fosse uno, due parole messe in croce, tre neuroni in grado di
sostenere una spiegazione del loro essere indignati. Stessa fatica per Bianca
Berlinguer, sempre in collegamento con i giovani indignati al Tg3 “Linea
notte”, che non riusciva a farsi dare una frase di senso compiuto da questi
avanguardisti, incapaci perfino di dare una risposta a Mario Draghi» ( http://www.ilfoglio.it/soloqui/10790 ).
Che analisi profonda! Notare, «tre neuroni»… Quindi non è solo una questione di
alfabetizzazione. L’indignados nostrano parrebbe essere proprio scemo. E qui
viene il bello, perché Buttafuoco chi designa come rivoluzionario-tipo? Adriano
Sofri… Uomo indubbiamente ricco di neuroni, ma privo, stando ai giudici, di
qualsiasi tessuto umano e morale... Cosa vogliamo dire? Che il ragionamento di
Buttafuoco comporta due pericolose conseguenze: la prima, che i neuroni non
fanno rima con umanità; la seconda, che i luddisti di San Giovanni, ammesso che
ci riescano, dovrebbero prendere esempio da Adriano Sofri…
Morale, 4500 battute buttate via. Prive di un qualsiasi tentativo di analisi.
Se non quello, molto "Bar Catania", di fare paragoni, in perfetto
stile da laudator temporis acti, tra i rivoluzionari di ieri e di oggi. Il
tutto, come da copione, fra uno sbadiglio, un colpo di stecca, un tiro di
sigaro... Si potrebbe riderne, come capita quando si guarda un vecchio film di
Franco e Ciccio. Si potrebbe... se non ci fosse il risvolto inquietante del
rinvio a Sofri. Certo, nell’articolo le citazioni si sprecano. Necessità di
allungare il brodo? Giudichi il lettore. In realtà, alcune espressioni di
Buttafuoco sono frutto più di viscere che di neuroni. Quindi, malgré lui, molto
Marcia su San Giovanni. Come qui, dove però salta il coperchio di ghisa del
tombino fascista: «Quel puzzolentissimo libretto di Stéphane Hessel,
“Indignatevi”». Salvo poi lisciare, quando capita, la Gemeinschaft dei
devoti atei alla versione del dio Barney… Ma questa è un’altra storia.
Carlo Gambescia
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