sabato 23 febbraio 2013













La casa della poesia

Soltanto se le parole pugnalano

Le parole come graffi
scorticano l'indifferenza
come dardi feriscono a morte
le imbecillità ottuse.
Le parole, solo le parole
che abbiamo il coraggio di pensare
potranno dirci dove ci condurrà
questa notte.

Soltanto se le parole pugnalano
le ferite saranno rimarginate.

Il posto delle parole

Forse la pace
è nel silenzio che sfugge
alle aggressioni di un rumore.
Oggi è di scena l'aridità
in ogni angolo della vita.
Difficile la riconquista della posizione
e la partita sembra persa.
Quello che conta per non morire
è fare quadrato intorno
a ciò che resta prima che la distruzione
metta la sua firma.

La poesia, come la vita,
è dare un posto alle parole
prima che tutto smetta di essere.

La casa della poesia

La poesia è una casa che accoglie
e i versi sono i suoi muri.
Abitare la sua verità
in questo tempo di sgomento
è l'imperativo categorico
per sfuggire alla catastrofe.
Nella casa della poesia
non ci sono solo i poeti
troverete anche una luce particolare
che entra dalle finestre del cuore
si chiama libertà
e tutti possono toccarla con mano
se hanno l'anima pura
e credono insieme di fare qualcosa
per rendere questo mondo migliore.

La casa della poesia 
ha sempre le porte aperte
e nessuno si senta escluso.

Perché c'è sempre bisogno
della parola che abbraccia
e non della mano che uccide.

                          Nicola Vacca

Nicola Vacca è nato a Gioia del Colle e vive a Salerno. È scrittore, opinionista, critico letterario, collabora alle pagine culturali di quotidiani e riviste. Svolge, inoltre, un’intensa attività di operatore culturale. Ha pubblicato numerosi libri di poesia, tra i quali ricordiamo, Civiltà delle anime (Book) , Incursioni nell’apparenza ( Manni), Esperienza degli affanni e Almeno un grammo di salvezza (Edizioni Il Foglio) .

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