Clamoroso!
Benedetto XVI
"si dimette"
Il “Papa si
dimette”, così l’Ansa pochi minuti fa. Si comunica una data precisa il 28
febbraio (http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/politica/2013/02/11/Benedetto-XVI-lascia-pontificato-Papa-dimette-28-febbraio_8225601.html). Per ora, tutto qui.
I prossimi giorni ne
leggeremo delle belle. Semplificando: i modernisti magnificheranno un Papa,
novello amministratore delegato della Chiesa, che saggiamente, per ragioni di
età e salute ha scelto "di dimettersi" per il bene della Spa...
E questa, stando alla sua dichiarazione, sembra essere la tesi di
Benedetto XVI.
I tradizionalisti
storceranno la bocca, perché l’istituto "delle dimissioni" non
è previsto nelle costituzioni della Chiesa (più
correttamente si dovrebbe parlare di "abdicazione": ma in
favore di chi?). Naturalmente, qualche laico illuminato , del tipo
“la Repubblica ”
e dintorni, insisterà sul precedente celestiniano, solo
per "fare dispetto" ai tradizionalisti.
Comunque sia,
entro la primavera avremo il conclave che
dovrà scegliere il nuovo Papa, con il “vecchio”, magari malandato, ma forse
ancora dietro le quinte... Per metterla sul
sociologico e storico, dal momento che la Chiesa Cattolica
è una monarchia elettiva, il rischio è quello di
finire come l'antica monarchia polacca gestita (e male)
da un’aristocrazia rissosa. Perché - ecco il punto
sociologico - una volta introdotto l’istituto
"delle dimissioni" il futuro pericolo diventa
quello del Papa travicello nelle mani delle alte e indocili gerarchie
cardinalizie. La questione riguarda non tanto ( o non solo)
la tradizione ma un equilibrio funzionale, finora utile alla
stabilità della Chiesa come sistema sociologico-politico: quello
dell'inamovibilità del Papa eletto.
Certo, così si evita
il pericolo di un Santo Padre, malato e impotente. Ma
attenzione come? Introducendo un nuovo istituto, quello
delle "dimissioni". E il rimedio potrebbe essere peggiore
del male che si pretende di curare.
Concludendo, non è
un buon segno per il cattolicesimo già claudicante.
Cattolicesimo che, attraverso sue le élite, invece
di "dimettere" il Papa avrebbe dovuto stringersi
intorno a Benedetto XVI. Finché morte, eccetera, eccetera. E con la
spada sguainata.
Carlo Gambescia
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