lunedì 14 ottobre 2024

I Mille (Unifil) al contrario…

 


Chiunque desideri ricevere informazioni storiche e “formali” sulla missione italiana in Libano nel quadro Unifil può leggere qui: https://www.difesa.it/operazionimilitari/op-intern-corso/unifil/index.html

Possiano essere (brutalmente)  sinceri?  Un mare di chiacchiere. Sconsigliamo vivamente.

Perché la considerazione da fare è un’altra. Di sostanza. I nostri  mille soldati, più o meno, hanno fallito in pieno la missione, perché Hezbollah non ha mai smesso di bombardare Israele. E Israele ovviamente di rispondere.

Il titolo, che si può leggere sulla prima pagina di molti giornali: “Israele attacca l’Onu in Libano” – come per dire, “sono ‘Loro’ gli zozzoni “ – è una menzogna degna del famoso falso dei Protocolli dei Savi di Sion. Robaccia antisemita.

Per la semplice ragione che non si tiene conto ( o non si vuole) delle attività terroristiche di Hezbollah, che da anni, alla luce del sole, utilizza le basi Onu come macro-scudi umani. Anche perché,  al momento, ciò che resta  dell’ esercito libanese, pseudoesercito che dovrebbe collaborare con Unifil,  è  controllato da Hezbollah.

Le forze armate libanesi (parola grossa) sono una specie di corpo dei vigili urbani. Con il il terrorista Hezabollah che parcheggia i razzi i terza fila, davanti a tutti ( caschi blu compresi), il vigile libanese in divisa militare, (quando c’è), non si permette neppure il famoso “Dica” del pizzardone romano.

Allora quale potrebbe essere il titolo vero? “Israele squarcia il velo della menzogna Onu e attacca Hezbollah in Libano”.

Quanto ai nostri mille  soldati, l’unica cosa da fare è ritirarli. E invece Giorgia Meloni, Crosetto e Tajani si sono travestiti da uscieri del Palazzo Onu.

Ritirarli. Perché? Molto semplice. I "nostri",  come accaduto finora, non potranno assolvere nessuna missione di pace fino a quando Hezbollah, il vero cancro che corrode il Libano, una specie di controstato terrorista, non verrà messo in condizione di non nuocere.

L’Italia se la sente di “attuare”? No. E allora si ritiri. Perché, restando in Libano, perde tempo, denari e favorisce obiettivamente, nascondendo la testa nella sabbia, i terroristi Hezbollah.

Diciamo che se i Mille, quelli veri di Garibaldi, i “garibaldini” non avevano paura di sparare contro i  borbonici, non meno reazionari degli Hezbollah, i mille italiani Unifil, se ci si passa l’espressione, se la fanno sotto, politicamente sotto, perché le responsabilità sono di Roma (i generali  eseguono). Sicché  finora si è  permesso ai borbonici islamisti, che spadroneggiano in Libano, di continuare a  fare il bello e il cattivo tempo.

Basta! E ora di finirla con questa pagliacciata. I nostri soldati sono l’esatto contrario dei veri  Mille. Che tornino subito in Italia.

Carlo Gambescia

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