lunedì 28 aprile 2014

Roncalli e  Wojtyla:  la  Chiesa cattolica ha due nuovi santi
A proposito di santità…




La  santità è un oggetto misterioso… In sé indefinibile.  Tuttavia,  dal punto di vista  della ricaduta sociale,  la si può intendere  in due modi. 
La santità  come improvvisa  irruzione del divino nella storia,  che sceglie un uomo e lo trasfigura spiritualmente.  Il che rinvia a una visione  religiosa della realtà, nel senso che il reale viene a dipendere dall’ideale.  È il miracolo che fa il santo… Di qui, il ruolo determinante di Dio.
La santità come  portato della bontà umana, elevata all’ ennesima potenza. Quindi non c’è nessuna trasfigurazione spirituale.  Anzi siamo davanti a un’ elevazione dell’uomo in quanto uomo.  In questo senso è l’ideale che dipende dal reale.  Il santo non ha bisogno di fare miracoli, e in fondo neppure di Dio, bensì solo di manifestare la  propria umana bontà.
Naturalmente, spesso le due concezioni si trovano mescolate insieme, magari con l’ accento ideologicamente spostato ora verso la figura di Dio,  ora  dell’Uomo.
Pertanto, come oggi si legge, per alcuni osservatori  i  santi, proclamati ieri,  sono solo  uomini eccezionali, consacratisi interamente agli  uomini.   Invece  per altri  sono esseri vicini a Dio e a Lui consacrati.  Insomma, tra le due visioni esiste una bella differenza. Per  larga parte degli ottocentomila fedeli giunti a Roma i nuovi  santi  sono la punta di diamante della fede in Dio. Mentre  per gli editorialisti laici e l'opinione pubblica di stampo secolare,  Dio, con la santità,  non c'entra proprio nulla.  Il che però spiega perché  Papa Francesco, per non scontentare nessuno,  nella sua omelia di canonizzazione,  ha   definito  Roncalli e Wojtyla,  «uomini coraggiosi»  che hanno  dato « testimonianza  alla Chiesa e al mondo, della bontà di Dio e della sua misericordia» (*).  
Ma spiega anche un’altra cosa, la grande capacità della Chiesa di andare oltre gli schemi.  Detto altrimenti: di  mediare tra posizioni differenti  per giungere a una sintesi.  E questo forse, oltre agli "aiutini"  dall’Alto,  spiega  la longevità della Chiesa cattolica, storico impasto,  come ogni altra istituzione, di  credenze  e  realismo politico. 
Carlo Gambescia


6 commenti:

  1. De acuerdo totalmente con tu opinión. Y felicidades por "El Regreso" de CGMetapolitics. Abrazo.
    JM

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  2. Bentornato!
    Vedo che continua a preferire le sintesi tradizionali alle "nuove sintesi". O sbaglio? Un saluto mz

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