mercoledì 8 aprile 2015

La  Corte Europea condanna l’Italia...
 E la sinistra sale in cattedra



La Corte  Europea ha condannato l’Italia per tortura. Da uomo di destra, mi dolgo per l’umiliazione subita  dalle forze dell’ordine, come liberale e garantista trovo giusta la sentenza: senza il puntello di leggi e tribunali tutto diviene possibile.
Quel che invece mi dà  fastidio è l’atteggiamento di rivalsa  dei ferrivecchi dell’estrema sinistra (si veda ad esempio, “il Manifesto” che titola “Banditi d’Europa” http://ilmanifesto.info/),  da sempre dalla parte dei “compagni che sbagliano”,  a cominciare dai terroristi per finire con  i guerriglieri urbani e non. Intellettuali esagitati, da quattro soldi un tiro,  sempre pronti  -  quando non si tratta dei “loro”-  a fare di  tutta l’erba un fascio: poliziotti, che magari hanno sbagliato, e Stato, corrotto a prescindere.  E dalla denigrazione sistematica delle istituzioni a quella della  Patria, il passo è breve. Parliamo di vecchi  routinier della politica che dal momento  che "sputano" sull'Italia,  inviterei  a trasferirsi subito a Cuba, dove come è noto, le forze dell’ordine e le prigioni sono a livelli anglosassoni. 
Purtroppo, quel che manca  è il Senso dello Stato e l'amor di Patria (con le iniziali maiuscole). Anche a destra, è vero, ma  soprattutto a sinistra, in particolare, l’estrema sinistra, sempre pronta a pescare nel torbido, a impartire lezioni, sparare alzo zero sull' Italietta (eccetto che nelle battaglie anti-Euro, ma lì è in gioco il capitalismo, altro acerrimo nemico...)  
A proposito, il “riformista”  Renzi che  ne pensa?    

Carlo Gambescia             

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