Libera(le) interpretazione
di Carlo Pompei
“Ogni periodo storico ha esigenze diverse,
altari e polveri sono fisiologici” risposi (fresco di “5 maggio”) sedicenne,
alla professoressa di storia che mi interrogò sulle ragioni del successo
dell’espansionismo dell’Impero Romano e sui perché della caduta del medesimo
secoli dopo – destandole meraviglia (mi considerava un deficiente soltanto
perché parlavo poco e ascoltavo molto). Era comunista dichiarata, Berlinguer
era vivo, il PCI esisteva e prendeva ancora rubli dall’Unione Sovietica.
Non lo nascondeva, anzi – tipico –
predicava l’uguaglianza, ma discriminava un ragazzino che avesse disegnato un
fascio littorio sul diario additandolo come pericoloso nemico del popolo
oppresso, mentre lei era libera di circolare con “tolfa” con falce e martello
incisi a fuoco e Manifesto sotto braccio. Dieci anni dopo, circa, la promulgazione
della legge Mancino a firma Scalfaro e a rinforzo della “Scelba” deve averle
provocato l’ultimo orgasmo (...)