lunedì 9 gennaio 2012

Hayek, Keynes o Marx?
Crisi economica mondiale: 
tra i due litiganti…


Esiste una ricetta  economica sicura per uscire dalla crisi? Insomma, Hayek o Keynes?  No, di fatto,   si può uscire dalla crisi, sole se le grandi economie mondiali,  Stati Uniti e Gran Bretagna, Germania (attenzione, non Europa), Giappone riprenderanno a marciare. Purtroppo,  come  pochi hanno capito, Cina, Brasile ed altri paesi  emergenti da soli  non bastano.  
E come potranno  riprendere a crescere le  (ex) grandi economie mondiali?  Qui rispondere è ancora più difficile. Perché finora le rigide  politiche di bilancio, praticate  in Occidente non hanno dato alcun frutto. Diciamo che fino ad oggi  si è “lasciato fare ai mercati” ,  ma con pessimi risultati. Perciò  il mix,  politico-economico,   bilanci  in  pareggio, grazie a  tagli  o  nuove  tasse,   difficilmente potrà rianimare la domanda negli Stati Uniti, Europa,  Giappone.  Ovviamente,  in questo modo cresce il rischio di penalizzare anche  le economie emergenti e perciò  di ridurre il tasso di crescita dell’intero sistema economico mondiale.
Quel che preoccupa è l’attendismo delle diverse classi politiche: per un verso si teme di violare l’autonomia dei mercati, per l’altro si continua a credere (o si finge di credere) nel miracolo di una ripresa mondiale a portata di mano. Risultato: un immobilismo totale,  all’insegna del si salvi chi può, come del resto accade all’interno della stessa Unione Europea.  
Pertanto, il vero nodo di fondo, ancora prima della scelta di una qualsiasi ricetta economica,  è  rappresentato dalla totale assenza di un coordinamento politico all’interno dell’Occidente. In pratica a governare sono i mercati. 
Ora, nessuno esclude, che la  cosiddetta ricetta  “mercatista”  sia destinata a fallire.  I cosiddetti “istinti animali” del capitalismo  funzionano. Ma servono tempi lunghi. E  a quale  prezzo sociale?   Si rischia, insomma,  che tra i due litiganti, Hayek e Keynes, finisca per godere il terzo: Marx.

Carlo Gambescia


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