giovedì 9 agosto 2018

Contro i NoVax e il politicamente corretto pentaleghista
 Disobbedienza culturale




In nota al nostro editoriale c’è il comunicato ANP (Associazione Nazionale Dirigenti Pubblici e Alte Professionalità della Scuola),  semplificando il sindacato dei presidi,  ricevuto  ieri in delegazione, dal Capo Gabinetto del Ministro Grillo,  Alfonso  Celotto,  professore di diritto, difensore del pomodoro italiano e della democrazia digitale,  su sollecitazione del Presidente  Antonello Giannelli, laureato in fisica, già preside e funzionario scolastico,  eletto alla massima carica ANP  nel dicembre del 2017 (1).    
Questo per il casting.  Il comunicato,  successivo all’incontro,  ovviamente,  merita di essere letto per  almeno  tre  ragioni.
La  prima, perché  rappresenta  un severo monito del mondo delle più alte competenze  scolastiche  a  un Ministro della Salute,  che pur essendo medico e dunque, in teoria, perfettamente consapevole dei rischi, sembra essere prigioniero  di un partito per il quale la  prossima battaglia sarà  sulla difesa dell’idea  che la Terra sia piatta.  Perché, per inciso, avere dubbi  sull’importanza delle vaccinazione obbligatorie  è come nutrirne sulla natura sferica della Terra.  Una cosa, insomma, fuori discussione.  
La seconda ragione,  è  che  dal momento che  è  nota, almeno a far tempo dal  1968,   la  storica  prudenza dei presidi italiani,  una presa di posizione pubblica così netta, indica la gravità della situazione e l'urgenza e la necessità per i presidi di uscire allo scoperto.  Come  si può capire   dal seguente lancio Ansa. 

«Allo stato delle cose, se non verrà presentato all'inizio dell'anno scolastico il certificato di avvenuta vaccinazione della Asl, non potremo permettere la frequenza dei bimbi a scuola, a nidi e materne. Non è possibile far prevalere la nuova circolare Grillo. Per ora, almeno fino all'inizio del nuovo anno scolastico, resta in vigore la Legge Lorenzin: sarà quest'ultima ad essere applicata". Lo afferma l'Associazione Nazionale dei Presidi, che oggi ha avuto un primo incontro al Ministero della Salute con il capo di gabinetto sul tema dei vaccini. "Non vogliamo alzare muri e cercheremo di evitare di arrivare a questo punto - spiega l'Anp - . Diciamo solo che, fin quando non c'è il certificato della Asl, la frequentazione non è possibile ma l'iscrizione rimane. La frequentazione può avvenire dopo la consegna della documentazione a scuola. Siamo dirigenti e siamo obbligati a rispettare le leggi in vigore" » . 


La terza ragione, è che  la più che giustificata, diremmo addirittura necessaria,  reazione del merito e della competenza non può non diventare, in questo momento difficilissimo per l’Italia, una vera e propria regola:  dai dirigenti statali ai dirigenti privati, dalle élite universitarie e della cultura  agli imprenditori, manager, uomini d’affari.  Insomma, occorre  la  sana reazione di tutti coloro che credono nel valori che hanno fatto grande  il mondo moderno e, di riflesso,  “modernizzato” l’Italia. 
Va benissimo appellarsi alla Costituzione e ai principi base dell'ordinamento, come nel caso dell'ANP.  Ma c'è una cosa ancora più importante da fare.  Quale? Il ricorso alla disobbedienza culturale.   Contro che cosa?   L'ignoranza  mainstream che rischia di sommergere un' Italia caduta nelle mani di un pugno di  incolti  presuntuosi.   Insomma,  quelli degli studi zero tituli, che però mettono bocca su tutto.  E che ora purtroppo sono al governo,   a cominciare  dai due Vice Presidenti del  Consiglio, che credono - evocando i benefici della pseudo-democrazia cognitivo-digitale -  basti leggere un’oretta di scemenze su  Internet per sapere tutto su un problema… 
Quale  gesto più significativo, anche  per altri paesi  nella ringhiosa morsa nel populismo,   potrebbe essere, in una nuova Rai , dominata dai sostenitori della “piattezza” della Terra, il  passo indietro di  prestigiose figure come Piero e Alberto Angela?  Come  e perché  lavorare  nella  televisione  controllata dai nemici della scienza?  
Sarebbe un gesto di grandissimo valore esemplare.  E così,  nelle università,  nelle scuole, nelle accademie e  ovunque si creda ancora  nel merito, nel valore dell’impegno, nella serietà dello studio e degli studi.  Disobbedienza culturale:  rifiutarsi di obbedire a leggi culturalmente retrograde, nemiche della modernità.   
Il governo giallo-verde,  prima che politicamente, va isolato culturamente.  
Viva il Preside!      
                    
 Carlo Gambescia

«Si è svolto oggi, presso il ministero della Salute, l’incontro tra una delegazione ANP guidata dal Presidente Antonello Giannelli ed una delegazione del ministero presieduta dal Capo di Gabinetto Alfonso Celotto. Al centro dell’incontro, il paventato slittamento degli obblighi vaccinali e la conseguente ricaduta sulle scuole.
Il Presidente Giannelli ha fatto presente all’Amministrazione sanitaria quello che tutti i colleghi già sanno e cioè che essi sono dirigenti dello Stato e Pubblici Ufficiali tenuti a rispettare e a far rispettare la Costituzione, le leggi e i principi di base dell’ordinamento. E che inoltre, “per costante giurisprudenza della Cassazione Penale, essi sono anche titolari di posizioni di garanzia dell’incolumità di tutti coloro che frequentano gli ambienti scolastici”.
Se il “decreto Lorenzin” fosse modificato nel senso ipotizzato, la presenza di bambini non vaccinati nelle scuole relative alla fascia di età 0-6 anni metterebbe a rischio la salute dei bambini che non si possono vaccinare e di quelli le cui difese immunitarie sono indebolite anche temporaneamente, a seguito di patologie varie.
Sulla possibilità di classi “differenziali”, composte dai soli bambini vaccinati in cui inserire i bambini immunodepressi, è stato ribadito il netto dissenso dell’ANP, sia perché si porrebbe un grave problema di carattere organizzativo, legato alla composizione delle classi ed alla regola della continuità, sia perché i bambini non sarebbero comunque protetti nei momenti di ricreazione e nei numerosi spazi comuni (mensa, palestra, bagni) e se ne violerebbe, di conseguenza, il diritto alla incolumità.
Antonello Giannelli ha sottolineato, infatti, che “l’ambiente scolastico è di gran lunga quello più favorevole alla diffusione dei contagi per le caratteristiche dei soggetti presenti, per la loro elevata relazionalità sociale – costituente proprio uno degli obiettivi della scuola stessa – e per le caratteristiche degli ambienti: relativamente poco voluminosi, spesso molto riscaldati e con basso ricambio di aria”.
Il Presidente dell’ANP ha infine evidenziato che stanno circolando evidenti travisamenti delle modalità di ricorso allo strumento dell’autocertificazione, peraltro non utilizzabile in campo sanitario se non a seguito di espressa previsione legislativa. Questo rischia, da un lato, di aumentare il carico di lavoro dei dirigenti scolastici (costretti a controllare la veridicità delle dichiarazioni e a denunciarne gli autori in caso di falso) e, dall’altro, di indurre molti genitori a rilasciare con leggerezza dichiarazioni delle quali potrebbero poi dover rispondere all’autorità giudiziaria penale.
Al termine dell’incontro, l’Amministrazione sanitaria si è riservata di valutare quanto esposto dall’ANP e ha proposto di reincontrarne una delegazione prima della fine del mese di agosto».