lunedì 23 maggio 2016

Arma dei Carabinieri (*) 
Nucleo di Polizia Giudiziaria di [omissis]
VERBALE DI INTERCETTAZIONE DI CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI
(ex artt. 266,267 e 268 C.P.P.)
L'anno 2016, lunedì 23 maggio, in [omissis] presso la sala ascolto sita al 6o piano
della locale Procura della Repubblica, viene redatto il presente atto.
VERBALIZZANTE
M.O Osvaldo Spengler
FATTO

Nel corso dell'attività tecnica di monitoraggio svolta nell'ambito della procedura riservata n. 765/2, autorizzazione COPASIR 8932/3a [Operazione NATO “ASCOLTO FRATERNO” N.d.V.] è stato effettuata in data 22/05/2016, ore 10.37, l’intercettazione di una conversazione telefonica intercorsa tra le utenze di Stato 333***, in dotazione a S.E. FINZI MATTIA, Presidente del Consiglio dei Ministri, e  347***, in dotazione a SENSINI FABIO, consulente per la comunicazione della Presidenza del Consiglio.  Si riporta di seguito la trascrizione integrale della conversazione summenzionata:

[omissis]


S.E. FINZI MATTIA: “ Il 28%!? Come sarebbe il 28%?”
SENSINI FABIO: “Sì, ma vedi…”
S.E. FINZI MATTIA: “…io vedo i numeri, e qui c’è scritto 28%! 28% di popolarità!”
SENSINI FABIO: “I sondaggi hanno un margine…”
S.E. FINZI MATTIA: “…cioè se vanno bene sono giusti, se vanno male c’è il margine di errore?”
SENSINI FABIO: “Mattia, cosa vuoi che ti dica…”
S.E. FINZI MATTIA: “Prova a dirmi perché ho il 28% di popolarità. Non ho avversari, giornali e tv sono tutti dalla mia, i sindacati stanno allineati e coperti, Confindustria mi viene a mangiare in mano, i dissidenti del partito sono così ridicoli che non li voterebbe neanche la loro mamma,  il papa ci manca solo che si iscriva da noi, l’opposizione si suicida, e io ho il 28% di popolarità?”
SENSINI FABIO [pausa]: “C’è anche la realtà, Mattia.”
S.E. FINZI MATTIA: “Perché io di cosa parlo?”
SENSINI FABIO: “Dico la realtà dei…come dire…”
S.E. FINZI MATTIA: “Dici i cosi, gli…”
SENSINI FABIO: “Sì, gli italiani, sai…la gente normale…”
S.E. FINZI MATTIA: [pausa]: “Ah.”
SENSINI FABIO: “I sondaggi li fanno con quella gente lì, Mattia.”
S.E. FINZI MATTIA: “Eh già.”
SENSINI FABIO: “C’è poco lavoro, i redditi scendono, le tasse salgono…ci sono gli immigrati, la criminalità…la disoccupazione giovanile…”
S.E. FINZI MATTIA: “Ma io cosa c’entro, scusa? Credono che un altro al posto mio risolverebbe? Che andrebbe meglio con Grilletto? Con Bertani? Con Saltini? Ma dai!”
SENSINI FABIO: “Ma no, ma no…è che non ci credono più, Mattia…in nessuno.”
S.E. FINZI MATTIA: “Tu dici.”
SENSINI FABIO: “Lo sai anche tu. Il 28% non è poi così male.”
S.E. FINZI MATTIA [pausa]. “Forse hai ragione. Il problema…”
SENSINI FABIO: “Il problema è far bastare i voti di quelli lì. Del 28%.”
S.E. FINZI MATTIA: “Be’, la legge elettorale l’abbiamo fatta.”
SENSINI FABIO: “Se passa il referendum…”
S.E. FINZI MATTIA: “No se passa il referendum. Il referendum passa.”
SENSINI FABIO: “Certo, ma…”
S.E. FINZI MATTIA: “No ma.”
SENSINI FABIO: “D’accordo.”
S.E. FINZI MATTIA [pausa] “Certo però che è un bel fastidio.”
SENSINI FABIO: “Dici questa cosa dei voti?”
S.E. FINZI MATTIA: “Sì, i voti, le elezioni, i referendum…ma perché poi? A cosa serve? La gente normale! Non ci capisce niente, la gente normale.”
SENSINI FABIO: “Quello ci puoi giurare. Certe volte…”
S.E. FINZI MATTIA: “…sì, certe volte…”
S.E. FINZI MATTIA e SENSINI FABIO [insieme] “Certe volte non ci capiamo niente neanche noi…”
[ridono]

Letto, confermato e sottoscritto
L’UFFICIALE DI P.G.

M.o  Osvaldo Spengler

(*) "Trattasi" -   tanto per non cambiare stile,  quello  della  Benemerita...  -   di ricostruzioni che sono  frutto della mia  fantasia di  autore e commediografo.  Qualsiasi riferimento  a fatti o persone  reali  deve ritenersi puramente casuale. (Roberto Buffagni)


Chi è il  Maresciallo Osvaldo Spengler?  Nato a Guardiagrele (CH) il 29 maggio 1948 da famiglia di antiche origini sassoni (carbonai di Blankenburg am Harz emigrati nelle foreste abruzzesi per sfuggire agli orrori della Guerra dei Trent’anni), manifestò sin dall’infanzia intelletto vivace e carattere riservato, forse un po’ rigido, chiuso, pessimista. Il padre, impiegato postale, lo avviò agli studi ginnasiali, nella speranza che Osvaldo conseguisse, primo della sua famiglia, la laurea di dottore in legge. Ma pur frequentando con profitto il Liceo Classico di Chieti “Asinio Pollione”, al conseguimento della maturità con il voto di 60/60, Osvaldo si rifiutò recisamente di proseguire gli studi, e si arruolò invece, con delusione e sgomento della famiglia, nell’Arma dei Carabinieri. Unica ragione da lui addotta: “Non mi piace far chiacchiere .” (Com’è noto, il carabiniere è “uso a obbedir tacendo”). Mise a frutto le sue doti di acuto osservatore dell’uomo in alcune indagini rimaste celebri (una per tutte: l’arresto dell’inafferrabile Pino Lenticchi, “il Bel Mitraglia”). Coinvolto nelle indagini su “Tangentopoli”, perseguì con cocciutaggine una linea d’indagine personalissima ed eterodossa che lo mise in contrasto con i magistrati inquirenti. Invitato a chiedere il trasferimento ad altra mansione, sorprese i superiori proponendosi per la sala ascolto della Procura di ***. Richiesto del perché, rispose testualmente: “Almeno qui le chiacchiere le fanno gli altri.”
***

Roberto Buffagni è un autore teatrale. Il suo ultimo lavoro, attualmente in tournée, è Sorelle d’Italia – Avanspettacolo fondamentalista, musiche di Alessandro Nidi, regia di Cristina Pezzoli, con Veronica Pivetti e Isa Danieli. Come si vede anche dal titolo di questo spettacolo, ha un po’ la fissa del Risorgimento, dell’Italia… insomma, dell’oggettistica vintage...



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