lunedì 2 maggio 2016

Arma dei Carabinieri (*) 
Nucleo di Polizia Giudiziaria di [omissis]
VERBALE DI INTERCETTAZIONE DI CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI
(ex artt. 266,267 e 268 C.P.P.)
L'anno 2016, lunedì 2 maggio, in [omissis] presso la sala ascolto sita al 6o piano
della locale Procura della Repubblica, viene redatto il presente atto.
VERBALIZZANTE
M.O Osvaldo Spengler
FATTO

Nel corso dell'attività tecnica di monitoraggio svolta nell'ambito della procedura riservata n. 404/2, autorizzazione Presidenza del Consiglio-AISE 329/03 [Operazione “QUANTO SEI BELLA ROMA” N.d.V.] è stato effettuata in data 01/05/2016, ore 16.41, l’intercettazione di una conversazione telefonica intercorsa tra le utenze 333***, in dotazione a ON. SALTINI MATTIA, Segretario Lega Nord, e 344***, in dotazione a BERNASCONI SILVANO. Si riporta di seguito la trascrizione integrale della conversazione summenzionata:

[omissis]



ON. SALTINI MATTIA: “E poi?”
BERNASCONI SILVANO: “E poi cosa?”
ON. SALTINI MATTIA: “E poi dove pensi di arrivare? Prima Bertolini, poi Marchetti… e poi? Chi altri ci chiederai di votare, a Roma?”
BERNASCONI SILVANO: “Pensavo di sentire il Papa.”
ON. SALTINI MATTIA: “Giusto, un immigrato di sinistra: l’ideale, per voi.”
BERNASCONI SILVANO: “Voi chi?”
ON. SALTINI MATTIA: “Voi moderati.”
BERNASCONI SILVANO: “C’è poco da sfottere i moderati, caro. Dici moderati come se dicessi…”
ON. SALTINI MATTIA: “…traditori?”
BERNASCONI SILVANO: “Traditori, esatto. Ma certo che siamo traditori.”
ON. SALTINI MATTIA: “Ti posso citare?”
BERNASCONI SILVANO: “Se ci tieni, fa’ pure. Chi credi di scandalizzare? Gli italiani? Auguri.”
ON. SALTINI MATTIA: “Non ti facevo così cinico. C’è sempre qualcosa da imparare.”
BERNASCONI SILVANO: “Non so voi padani, ma noi italiani non siamo cinici. Noi lo sappiamo che prima o poi tutti tradiscono, sempre: i governi, i partiti, i clienti affezionati, gli impiegati di fiducia, i padroni, le mogli, i mariti, i padri, le madri, i figli, i nipotini…Tradiscono gli ideali, le religioni, i preti, i papi…tradisce il corpo che invecchia e si ammala, tradisce la mente che sbaglia e s’illude, tradisce la memoria che s’inganna e ti fuorvia… perfino i cani, dico i cani, tradiscono.  Dicono che Dio non tradisce, e chissà? Potrebbe essere vero, ma forse Dio non tradisce solo perché non esiste. E allora? E allora, invece di lamentarci, protestare, indignarci, proclamare, incupirci, filosofeggiare, noi italiani ci moderiamo. Cioè tradiamo prima invece che poi, ma tradiamo poco. Tradiamo con moderazione, ecco. Per esempio, magari tradiamo la moglie il giorno delle nozze, ma non la piantiamo con la scusa che non la vogliamo tradire.”
ON. SALTINI MATTIA: “Cioè tu, proprio tu Bernasconi Silvano, tradivi la moglie con moderazione?”
BERNASCONI SILVANO: “Hai ragione: in questo ambito, non sono stato un moderato. E lo sai perché?”
ON. SALTINI MATTIA: “Perché ti piace la ciccina fresca?”
BERNASCONI SILVANO: “No. Vedi che non hai capito niente? Se era solo per la ciccina fresca, che certo mi piace, come del resto a tutti, bastava un po’ di discrezione, un po’ di moderazione e sarei ancora sposato. E’ stato per l’ideale.
[l’ ON. SALTINI MATTIA ride]
L’ideale, sì: l’ideale. L’ideale di amare tutte, di essere amato da tutte, come i miei eroi di gioventù: Walter Chiari, Frank Sinatra, Johnny Dorelli…Gigi Rizzi…i divi del varietà, i playboy... L’ideale, Mattia: è l’ideale che mi ha fregato. Mi è costato, mi costa e mi costerà dei bei milioni, l’ideale. La vedi la morale?”
ON. SALTINI MATTIA: “Mai farsi beccare dalla moglie?”
BERNASCONI SILVANO: “Fuochino. ‘Mai farsi beccare’, punto. Ma soprattutto, niente ideali, Mattia. Guai! Sugli ideali ci dovrebbero scrivere, ‘Gli ideali nuocciono gravemente alla salute’, e ‘Chi ha ideali avvelena anche te, digli di smettere’. Perché prima o poi…”
ON. SALTINI MATTIA: “…prima o poi gli ideali tradiscono.”
BERNASCONI SILVANO: “O se non tradiscono gli ideali, tradisce l’idealista. E quando tradisce l’idealista, non tradisce con moderazione: tradisce in grande, lui, ti scodella il tradimento ideale. Meglio un tradimento piccolo prima, o un tradimento enorme poi?”
ON. SALTINI MATTIA: “E non tradire proprio?”
BERNASCONI SILVANO: “Mai?”
[lunga pausa]
ON. SALTINI MATTIA: “Va be’. Marchetti, dici tu. Marchetti ha il suo perché. Ma alla Cocomeri cosa le racconto? Che è anche incinta, poveretta, dai…”
BERNASCONI SILVANO: “Perché, è tuo il bambino?”
[ridono]



Letto, confermato e sottoscritto
L’UFFICIALE DI P.G.

M.o  Osvaldo Spengler

(*) "Trattasi" -   tanto per non cambiare stile,  quello  della  Benemerita...  -   di ricostruzioni che sono  frutto della mia  fantasia di  autore e commediografo.  Qualsiasi riferimento  a fatti o persone  reali  deve ritenersi puramente casuale. (Roberto Buffagni)


Chi è il  Maresciallo Osvaldo Spengler?  Nato a Guardiagrele (CH) il 29 maggio 1948 da famiglia di antiche origini sassoni (carbonai di Blankenburg am Harz emigrati nelle foreste abruzzesi per sfuggire agli orrori della Guerra dei Trent’anni), manifestò sin dall’infanzia intelletto vivace e carattere riservato, forse un po’ rigido, chiuso, pessimista. Il padre, impiegato postale, lo avviò agli studi ginnasiali, nella speranza che Osvaldo conseguisse, primo della sua famiglia, la laurea di dottore in legge. Ma pur frequentando con profitto il Liceo Classico di Chieti “Asinio Pollione”, al conseguimento della maturità con il voto di 60/60, Osvaldo si rifiutò recisamente di proseguire gli studi, e si arruolò invece, con delusione e sgomento della famiglia, nell’Arma dei Carabinieri. Unica ragione da lui addotta: “Non mi piace far chiacchiere .” (Com’è noto, il carabiniere è “uso a obbedir tacendo”). Mise a frutto le sue doti di acuto osservatore dell’uomo in alcune indagini rimaste celebri (una per tutte: l’arresto dell’inafferrabile Pino Lenticchi, “il Bel Mitraglia”). Coinvolto nelle indagini su “Tangentopoli”, perseguì con cocciutaggine una linea d’indagine personalissima ed eterodossa che lo mise in contrasto con i magistrati inquirenti. Invitato a chiedere il trasferimento ad altra mansione, sorprese i superiori proponendosi per la sala ascolto della Procura di ***. Richiesto del perché, rispose testualmente: “Almeno qui le chiacchiere le fanno gli altri.”
***

Roberto Buffagni è un autore teatrale. Il suo ultimo lavoro, attualmente in tournée, è Sorelle d’Italia – Avanspettacolo fondamentalista, musiche di Alessandro Nidi, regia di Cristina Pezzoli, con Veronica Pivetti e Isa Danieli. Come si vede anche dal titolo di questo spettacolo, ha un po’ la fissa del Risorgimento, dell’Italia… insomma, dell’oggettistica vintage...




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