lunedì 12 ottobre 2015

Arma dei Carabinieri
Nucleo di Polizia Giudiziaria di [omissis]
VERBALE DI INTERCETTAZIONE DI CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI
(ex artt. 266,267 e 268 C.P.P.)
L'anno 2015, lunedì 28 luglio, in [omissis] presso la sala ascolto sita al 6o piano
della locale Procura della Repubblica, viene redatto il presente atto.
VERBALIZZANTE
M.O Osvaldo Spengler
FATTO
Nel corso dell'attività tecnica di monitoraggio svolta nell'ambito della procedura riservata n. 765/2, autorizzazione COPASIR 8932/3a [Operazione NATO “ASCOLTO FRATERNO” N.d.V.] è stata intercettata, in data 10/10/2015, ore 12.57, una conversazione intercorsa tra l’ utenza di Stato: n. 334**** in uso a SENSINI FABIO, consulente per la comunicazione alla Presidenza del Consiglio, e l’utenza privata 338***, in uso a BERTANI PIERGIGI, ex segretario Partito Democratico. Si riporta di seguito la trascrizione integrale della conversazione summenzionata:

[omissis]

BERTANI PIERGIGI: “Guarda, io non mi preoccupo di Bianchini e compagnia cantante. Io mi preoccupo del PD e delle politiche di governo. “
SENSINI FABIO: “Senti, Piergigi…”
BERTANI PIERGIGI: “Senti cosa?! Qua sembra che valori, ideali e programmi di centrosinistra si sviliscano in trasformismi, giochi di potere e canzoncine!”
SENSINI FABIO: “Andiamo, è normale politica parlamentare, l’hai fatta anche tu, no?”
BERTANI PIERGIGI: “Ma non così! Non così, Fabio!”
SENSINI FABIO [tra sé]: “E infatti hai sempre perso…”
BERTANI PIERGIGI: “Cosa?”
SENSINI FABIO: “Niente.”
BERTANI PIERGIGI: “Qua sembra, e non da oggi – non da oggi, Fabio! -  che ci sia una circolazione extracorporea rispetto al Pd e alla maggioranza di governo.”
SENSINI FABIO: “Ma dai…’circolazione extracorporea’…quando serve, gli alleati si prendono dove sono.”
BERTANI PIERGIGI: “Eh no, caro mio! Fino a un certo punto!”
SENSINI FABIO: “E secondo te il punto quale sarebbe?”
BERTANI PIERGIGI: “Non secondo me, Fabio. Secondo la nostra gente. Tanta nostra gente pensa che sia ora di chiarire dove stiamo andando, senza cortine fumogene, giochi di parole e battutine assolutorie. Anch'io la penso così. E poi, scusa…”
SENSINI FABIO: “…e poi?”
BERTANI PIERGIGI: “E poi, ve l’abbiamo votata sì o no, la riforma del Senato? Sì o no?”
SENSINI FABIO: “Bè, sì…”
BERTANI PIERGIGI: “ E non ci potevate ringraziare, per una volta? Un sussurro, un sospiro di riconoscimento?”
SENSINI FABIO: “Perché metterla sul personale?”
BERTANI PIERGIGI: “Ma lo sai che senza di me questi facevano la scissione? Lo sai?”
SENSINI FABIO: “Non ti agitare, Piergigi, che poi stai male…”
BERTANI PIERGIGI: “Cosa credi, che sto qui a…”
SENSINI FABIO: “NO!”
BERTANI PIERGIGI: [pausa] “No cosa?”
SENSINI FABIO: “Non mi dire che non stai lì a pettinare le bambole. Non me lo dire mai più, capito? Non lo dire mai più né a me, né a nessun altro, almeno in pubblico. Mai più!”
BERTANI PIERGIGI: “Ma come ti…”
SENSINI FABIO: “Stai zitto! Con queste battutine da presidente di bocciofila, da figlio del benzinaio che ce l’ha fatta ma non si è montato la testa ci hai fatto rischiare tutto! Volevi andare dalla Merkel con le tue bambole? Da Obama?! Ma stai zitto e ringrazia tu che non ti sputtaniamo sui giornali e non ti buttiamo agli squali! Hai visto quell’altro coglione di Marini? Vuoi che ti facciamo spulciare le note spese, Piergigi? Che diamo un’occhiatina ai contratti che hai firmato? Ci sono tanti magistrati che non vedono l’ora di andare in  prima pagina…”
BERTANI PIERGIGI: [lunga pausa] “Ehehm. Ecco, dal nostro dialogo ricaverei questo insegnamento: è sempre meglio dirigere che comandare.”
SENSINI FABIO: “Più che d’accordo. Ma si può dirigere solo chi sa filare diritto e tenere la bocca chiusa.”
BERTANI PIERGIGI: “Bè, che ora si è fatta?”
SENSINI FABIO: “Hai ragione, ormai è ora di pranzo. Che ti cucina la tua signora, i tortellini?”
BERTANI PIERGIGI: “Macché tortellini, non siamo mica a Bologna! Qua a Piacenza facciamo gli anolini di stracotto, guarda, una poesia…”
SENSINI FABIO: “Bravo, gli anolini…beato te!”
BERTANI PIERGIGI: “Quando passi di qui, avvertimi che te li faccio preparare, sentirai…”
SENSINI FABIO: “Sì, sì…ciao eh?”
BERTANI PIERGIGI: “Mi raccomando, eh? E’ una promessa! [pausa] Fabio? Fabio, sei ancora lì?”
[l’ utenza di Stato: n. 334**** ha interrotto la comunicazione. Nd.V.]




Letto, confermato e sottoscritto
L’UFFICIALE DI P.G.

M.o  Osvaldo Spengler


(*) "Trattasi" -   tanto per non cambiare stile,  quello  della  Benemerita...  -   di ricostruzioni che sono  frutto della mia  fantasia di  autore e commediografo.  Qualsiasi riferimento  a fatti o persone  reali  deve ritenersi puramente casuale. (Roberto Buffagni)


Chi è il  Maresciallo Osvaldo Spengler?  Nato a Guardiagrele (CH) il 29 maggio 1948 da famiglia di antiche origini sassoni (carbonai di Blankenburg am Harz emigrati nelle foreste abruzzesi per sfuggire agli orrori della Guerra dei Trent’anni), manifestò sin dall’infanzia intelletto vivace e carattere riservato, forse un po’ rigido, chiuso, pessimista. Il padre, impiegato postale, lo avviò agli studi ginnasiali, nella speranza che Osvaldo conseguisse, primo della sua famiglia, la laurea di dottore in legge. Ma pur frequentando con profitto il Liceo Classico di Chieti “Asinio Pollione”, al conseguimento della maturità con il voto di 60/60, Osvaldo si rifiutò recisamente di proseguire gli studi, e si arruolò invece, con delusione e sgomento della famiglia, nell’Arma dei Carabinieri. Unica ragione da lui addotta: “Non mi piace far chiacchiere .” (Com’è noto, il carabiniere è “uso a obbedir tacendo”). Mise a frutto le sue doti di acuto osservatore dell’uomo in alcune indagini rimaste celebri (una per tutte: l’arresto dell’inafferrabile Pino Lenticchi, “il Bel Mitraglia”). Coinvolto nelle indagini su “Tangentopoli”, perseguì con cocciutaggine una linea d’indagine personalissima ed eterodossa che lo mise in contrasto con i magistrati inquirenti. Invitato a chiedere il trasferimento ad altra mansione, sorprese i superiori proponendosi per la sala ascolto della Procura di ***. Richiesto del perché, rispose testualmente: “Almeno qui le chiacchiere le fanno gli altri.”
***

Roberto Buffagni è un autore teatrale. Il suo ultimo lavoro, attualmente in tournée, è Sorelle d’Italia – Avanspettacolo fondamentalista, musiche di Alessandro Nidi, regia di Cristina Pezzoli, con Veronica Pivetti e Isa Danieli. Come si vede anche dal titolo di questo spettacolo, ha un po’ la fissa del Risorgimento, dell’Italia… insomma, dell’oggettistica vintage...




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