venerdì 26 giugno 2015

La strage di Tunisi
Morire in costume da bagno



La devastante  immagine dei turisti in costume da bagno,  abbattuti  come cani randagi,  su  una spiaggia tunisina,  lascia senza parole. Ancora una volta la realtà  risulta essere  più  terrificante di qualsiasi fantasia malata.  Si parte, si va in vacanza,  dove si vuole,  felici,   ultimi  acquisti e spese (ultimi,  nel caso, suona veramente male), e poi sole, mare, tuffi:  si tratta di un modello di vita,  libero e gioioso  che ci siamo guadagnati, in Occidente,  con secoli di sacrifici  e di  impegno collettivo e individuale. Del quale dovremmo essere giustamente fieri.   E ora, i turisti  massacrati  sotto l’ombrellone  indicano, non solo simbolicamente,   che quel sistema di vita è in pericolo. 
Che fare con i criminali che uccidono nascondendosi dietro il  nome di Allah ?  
Per  i  terzomondisti invecchiati,  quelli che sputano nel piatto dove mangiano,  dovremmo addirittura chiedere scusa… Per il cristianesimo buonista, pregare e far finta di niente…  Per i politici di orientamento catto-socialista ( i vertici Ue, per intendersi), trattare, trattare, trattare…   Per alcuni parassiti del capitale, provare a   comprarli… Per gli irriducibili illusi  del 1945 e del 1989, cooptarli come  alleati contro gli  odiati Yankee…   Inutile, infine,  interrogarsi  sull'ondivago pensiero di Obama… 
La sola parola guerra fa tremare tutti...   E poi morire per consentire   agli europei  di  andare in vacanza?  Basta cambiare località.   Certo.  Fino a quando però?

Carlo Gambescia


2 commenti:

  1. L'Occidente non vuole vedere...non vuole fare ammenda dei suoi errori, come il folle sostegno (e forse anche qualcosa di più, ma non voglio fare il complottista) alle cosiddette primavere arabe...e infine tende a promuovere l'idea manichea di uno scontro di civiltà che fa il gioco degli estremisti e dei terroristi di entrambi gli schieramenti. A me piace considerare che, accanto ai sottouomini dell'Isis (e dei suoi emuli o simpatizzanti), vi sono coloro che, come gli Hezbollah, combattono in Siria e restituiscono le chiese ai cristiani, mentre l'amministrazione Obama, ma anche la neocandidata Hillary Clinton e Israele, tengono una posizione ambigua contro Assad e di fatto a favore dei tagliagole. Massimo Maraviglia

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