Si parla spesso, e
criticamente, del giornalismo pro-Berlusconi in ginocchio.
Giustissimo. Ma il fenomeno è diffuso anche a sinistra. Si legga ad esempio
l’intervista in crestina e grembiulino di Lucia Annunziata al
neo-sindaco di Roma sulla chiusura al traffico (per ora parziale) di via
dei Fori Imperiali. Roba da ufficio stampa (del Campidoglio):
Un presepe
politicamente corretto (a sinistra, of
course). La fidanzatina caraibica ma in carriera negli Usa, la passeggiata
mano nella mano, lo stupore dell’obamina in gonnella verso la storica
indifferenza storica del romano medio. E poi l’antifascismo,
l’ecologismo, l’ archi-vulgata Insolera-Cederna. Su Argan, si
insiste meno (forse perché a suo tempo attapirato in camicia nera...).
Nonché la spocchiosa pretesa di sapere ciò che è
bene per ogni singolo romano… Con l’Annunziata, pronta a porgere tartine,
pasticcini, tazze, sottopiatti e piatti. Salvo il “vedremo” finale (sulle
possibilità del progetto), per salvarsi l’anima, già
abbondantemente ceduta in leasing ideologico al
Pd.
Personalmente,
non siamo contrari alla creazione di una grande area archeologica dal
Foro Romano ai Mercati di Traiano. Però si dovrebbe avere un’idea
di città molto diversa da quella del sindaco Marino. Che, come si
intuisce, è tutta piste ciclabili (magari selvagge, come in
viale della Milizie), turisti (tanti) da spennare e romani (non
periferici) da tassare.
Però, non ci si chieda quale… Non
siamo primi della classe come lui…
Carlo Gambescia
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