mercoledì 5 dicembre 2012

Trippa nera alla romana (*)
di Carlo Pompei



Nel Paese di “Molto vicino” viveva una strana coppia: il perfido “Trippa Nera” de La Min-estra (riscaldata)  e la malvagia  maga “Polverella” dei Borghi vecchi, anzi stravecchi. Un tempo i due andavano d’accordo anche perché stavano entrambi caldi e comodi sotto la compiacente coperta di “Rea” Silvia. Un bel giorno “Trippa Nera” venne eletto per gestire gli affari della Contea, ma cattivissimi intrallazzatori lo fecero cadere in un bieco trabbocchetto studiato al tavolo della locanda “M'arrazza la Rossa”.
Anche il padrone della locanda, però, fu poi disarcionato da uno scandalo ordito da un gruppo di “amazzoni dal randello”, le quali (i quali?) lo coinvolsero in strane pratiche a bordo di carrozze rigorosamente dal colore BLU.  E così anche  l' ambizioso oste  finì   nella  polvere...  Secondo alcuni bianca...  E visto  che  in alchimia  la polvere,  di qualunque colore sia,  chiama sempre  altra  polvere,   maga  "Polverella”   fece la sua apparizione. Si materializzò  -  tralasciando i propri impegni come paladina dei lavoratori di ogni contea - e propose la propria candidatura come rappresentante della Contea di appartenenza. La cosa andò a buon fine, ma soltanto finquando un pesante cavaliere dal mantello Fiorito spese buona parte del bilancio della Contea per offrire varie cene a destra e a… no, a Manca, no. O sì? Boh, vabbe’.
Per porre rimedio alle malefatte del suo fidato (ma non troppo),   maga    "Polverella"  si dimise dal proprio incarico, però pensò tosto di tornare all’attacco forte dei suoi sbandierati principi. A tal punto “Trippa Nera” chiese ai suoi: “A chi i soldi?”. E i suoi - affamati da anni di disagi - replicarono: “A noi!”. Pertanto anche “Trippa Nera” ripropose la sua candida candidatura al comando della Contea.
 Maga  "Polverella"    oramai ai ferri corti con il suo concorrente, incaricò i propri elfi consiglieri di escogitare una trovata per portare dalla sua i voti dei bifolchi della Contea. La soluzione venne trovata nell’organizzare una cena (e te pareva…), ma con una particolarità: i commensali invitati - anziché mangiare a sbafo come al solito - avrebbero pagato mille monete d’oro a testa, con la promessa che poi, una volta rieletta,  maga  "Polverella"  le avrebbe restituite a tutti gli intervenuti con altissimi interessi.
Al povero “Trippa Nera” non rimase altro che offrire qualcosa dalla propria oramai povera dispensa…

Carlo Pompei





Carlo Pompei, classe 1966, “Romano de Roma”. Appena nato, non sapendo ancora né leggere, né scrivere, cominciò improvvisamente a disegnare. Oggi, si divide tra grafica, impaginazione, scrittura, illustrazione, informatica, insegnamento ed… ebanisteria “entry level”.

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