sabato 22 dicembre 2012

"Al voto! Al voto!" 
Ma per andare dove?  



Su quali concrete direttrici,  in vista delle elezioni (e del dopo), si sta muovendo la politica italiana? Possiamo distinguere, trascurando i micro-partiti, quattro forze principali: tre sistemiche, sinistra, centro, destra e una antisistemica, il Movimento 5 Stelle. 
Forze sistemiche ( o meno)   nel senso della loro compatibilità  sul piano decisionale, con quei famigerati  mercati,  come spesso  si legge, "che votano tutti i giorni”. 

In assenza della vittoria schiacciante di una di esse, le tre forze sistemiche potrebbero accordarsi  sulla base di  tre formule politiche:  centro-sinistra, centro-destra, sinistra-centro-destra. Per contro il Movimento 5 Stelle sembra destinato a restare fuori dal governo,  visto che difficilmente conseguirà quella  maggioranza assoluta dei voti che consentirebbe ai grillini di  "agguantare" il potere.  Quindi inutile tornare, almeno per ora, sull’argomento.
L’accordo sinistra-centro-destra (con Monti come garante)  sarebbe la soluzione migliore dal punto di vista dell’andamento dei desiderata dei mercati.   Parliamo di una “unione sacra”, come avveniva in passato durante le guerre “vere”,  imposta però, questa volta,  dalla guerra “economica” in corso  e perciò destinata a durare  fino al conseguimento della “vittoria”.
In seconda battuta, non sarebbe sgradito, sempre ai mercati, una combinazione di centro-sinistra o di centro-destra ( sempre con Monti premier).  Invece, non bene sarebbe visto un governo della sola sinistra (Bersani-Vendola). E malissimo un esecutivo  di   destra, soprattutto se guidato dal  Cavaliere. Il quale, con la sua sola presenza -  piaccia o meno ai suoi simpatizzanti - rischia di rendere difficile il governo del Paese anche nel caso di un accordo sinistra-centro-destra…
Naturalmente, per ora, le tre forze sistemiche, non vogliono ammettere qualsiasi  propensione all’accordo, perché, come è giusto che sia,  puntano a vincere l’intera posta. Ma le cose - è bene non dimenticarlo mai - sono più forti degli uomini. 

E i cittadini? Quale soluzione preferiscono? Difficile dire. In realtà, si va a votare per capire come la pensano veramente gli italiani. Che, perciò,  sono liberi di  salvarsi o rovinarsi con le proprie mani.   È la democrazia bellezza… 

Carlo Gambescia

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