Tagli in cambio di investimenti?
Draghi, Renzi e i giochi di prestigio
Buongiorno a tutti!
A cosa sto pensando? Sto pensando a quella che questa mattina i media definiscono la strategia economica Draghi-Renzi: tagli (perché questo implicano le "riforme") in cambio di investimenti (e quindi di flessibilità di bilancio): il che, a mio avviso, può soltanto far crescere insieme disoccupazione e tasse...
In realtà, l'unica strategia possibile rimane quella di abbassare il carico fiscale (tasse e imposte), liberalizzare e privatizzare il più possibile, dando una scossa all'economia. Il che a breve termine (un anno, forse due) produrrebbe una crescita della disoccupazione ( di un punto, un punto e mezzo ) ma a medio termine (tre/quattro anni) rilancerebbe l'economia.
Ovviamente, nessuna ricetta è perfetta. Esiste sempre un margine di rischio. La società italiana è corporativa e sindacalizzata al massimo, quindi il liberalismo economico rischia di incontrare ostacoli addirittura insormontabili. Oppure di essere diluito, come è accaduto in passato, fino a trasformarsi in pappetta propagandistica per coprire buoni affari.
Tuttavia una cosa è certa: lo scambio tagli/ investimenti, di cui si parla, è un puro gioco di prestigio , tipico di certa sinistra tassatrice, che consiste nello spostare le voci di spesa (dai tagli ai nuovi investimenti), facendo comunque pagare un conto salato al contribuente.
Qui invece, ripeto, serve una scossa.
Carlo Gambescia
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