domenica 24 agosto 2014

Tagli in cambio di investimenti? 
Draghi, Renzi e  i giochi di prestigio



Buongiorno a tutti! 
A cosa sto pensando? Sto pensando a quella che questa mattina  i media definiscono la strategia economica  Draghi-Renzi:  tagli (perché questo implicano le "riforme") in cambio di  investimenti (e quindi di flessibilità di bilancio): il che, a mio avviso, può soltanto  far crescere insieme disoccupazione e tasse...  
In realtà, l'unica strategia possibile rimane  quella di abbassare il carico fiscale (tasse e imposte), liberalizzare e privatizzare il più possibile, dando una scossa all'economia.  Il che a breve termine (un anno, forse due)  produrrebbe una crescita della disoccupazione (  di un punto, un punto e mezzo ) ma a medio termine (tre/quattro anni) rilancerebbe  l'economia. 
Ovviamente, nessuna ricetta è perfetta. Esiste sempre un margine di rischio.  La società italiana è corporativa e  sindacalizzata al massimo, quindi  il liberalismo economico rischia di incontrare  ostacoli addirittura insormontabili. Oppure  di essere diluito, come è accaduto in passato,  fino a trasformarsi in pappetta propagandistica per  coprire buoni affari.    
Tuttavia una cosa è certa:  lo scambio  tagli/ investimenti, di cui si parla,   è un puro gioco di prestigio , tipico di certa sinistra tassatrice, che consiste nello  spostare le voci di spesa (dai tagli ai nuovi investimenti), facendo comunque  pagare un conto salato  al contribuente.  
Qui invece, ripeto, serve una scossa.   

Carlo Gambescia     

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