venerdì 4 settembre 2009

Il “pisello” di Berlusconi



Il povero Boffo, reo di non si sa bene che cosa, se non di quei bacchettoni a scoppio ritardato della Cei, è caduto sul “pisello” di Berlusconi.
E ci dispiace.
Anche perché, diciamo la verità, da quattro mesi non si discute di altro. Prima il Cavaliere era “potentissimo” (sessualmente parlando) , ora è diventato “impotente”… Ma vi pare una cosa seria sprecare inchiostro su fregnacce del genere ?
Poi Feltri, da quel fine intellettuale che è, contrattacca, e subito a sinistra si parla di squadrismo… E a destra pure. Perché il "pisello" del Cavaliere non si deve attaccare. O misurare...
Nel 1921-1922 i veri squadristi fascisti come i veri socialisti non si scagliavano in faccia accuse sui rispettivi "piselli", volevano fare la rivoluzione (anche i fascisti la chiamavano così). E si comportavano di conseguenza: col ferro e col fuoco. Punto e basta.
E poi dice che un blogger va in pausa… Sì, sì le costanti, i concetti difficili, i movimenti profondi della società, eccetera…
Ma vale la pena - ci siamo chiesti in agosto - di usare il sapere sociologico per commentare un “casino politico” del genere? Soprattutto quando tutto si riduce alla caratura del "pisello" di Berlusconi?
No.
Pertanto la pausa di riflessione continua... E' il nostro modo di protestare - con il silenzio - contro il vergognoso stato delle cose. 

Carlo Gambescia

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