mercoledì 9 settembre 2015

Nullità nozze dalla Sacra Rota più facile

I “saldi”  di Papa Francesco


Il prossimo passo quale sarà?   Abbassare, o addirittura azzerare,  le rette delle scuole cattoliche? Per poter competere  con la scuola pubblica?   Perché - diciamolo pure -   l’introduzione di quello che può essere chiamato il  divorzio breve  del Papa, guarda in tale direzione (*). Rischiando di scaricare tutti i problemi  sui  tribunali civili  che  dovranno emettere “ giudizio di delibazione” sugli effetti civili della pronuncia di annullamento del tribunale ecclesiastico (**).  Come si trattasse della sentenza di uno stato straniero… E di ciò  va ringraziato, si fa per dire,  il regime concordatario, e successive revisioni,  di mussoliniana memoria
Papa Francesco sembra, fin qui,  maneggiare i valori evangelici di giustizia e  povertà  come una specie di grimaldello per guadagnare e  strappare  nuovi  fedeli e vecchi cittadini  allo stato laico.  Riuscirà nell’intento? Difficile dire.  Ciò che si nota è il graduale spostamento a sinistra della Chiesa,  come del resto prova il crescente gradimento  degli orfani di Marx verso  il Papa. Quindi, semplificando,  è molto probabile che ciò che Francesco, acquisterà a sinistra, perderà a destra. Rischiando addirittura, come alcuni sostengono, lo scisma.   Quanto ai fedeli  in senso stretto, le chiese continueranno a restare vuote o quasi. L’abbandono della pratica ha ragioni profonde. Come scriveva Augusto Del Noce, ha radice, non tanto nella negazione quanto  nell’indifferenza  verso il problema religioso: Dio non viene  negato, ma semplicemente ignorato.
"Vendite di fine stagione"? Forse. Comunque sia, quelli che  approfitteranno dei “saldi” di Papa Francesco, passeranno dalla cassa, senza neppure ringraziare.

Carlo Gambescia 



(**)  Utili elementi - pratici -  di analisi  qui:   http://www.studiodonne.it/news_111.htm           





2 commenti:

  1. Caro Carlo, penso alla Chiesa odierna come ad una vecchia signora, nobile, proba, ereditiera di un tesoro invisibile e inestimabile, ma che ha inciso sugli uomini più dell'oro; una vecchia signora che però conserva tanti rimpianti nei confronti della vita, e che anziché guardarsi allo specchio (leggi:anima) e mantenere un decoro e una fedeltà alla causa, si affaccia alla finestra e osserva le correnti del mondo, che circolano senza direzione precisa, quindi verso il caos. E per non sentirsi fuori gioco, entra in campo e tenta di apparire giovane, democratica, al passo coi tempi, incurante del suo passato e affascinata da un quarto d'ora di ribalta che 'sto mondo gli concede strumentalmente. Corre, cerca di esserci, di far parlare di sé, poi cade, inesorabilmente. Un attacco cardiaco e poi... funerali, retorica a fiumi. Passa un giorno, poi due, al terzo giorno il mondo si è dimenticato di quella signora. Rimane la fede di pochi in quella eredità. Quei pochi che, però, faranno bene a ritornare presto nelle catacombe, perché già è aperta la caccia.

    RispondiElimina
  2. Grazie Angelo del commento. Gustosa metafora ;-)

    RispondiElimina