lunedì 28 settembre 2015


Arma dei Carabinieri
Nucleo di Polizia Giudiziaria di [omissis]
VERBALE DI INTERCETTAZIONE DI CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI
(ex artt. 266,267 e 268 C.P.P.)
L'anno 2015, lunedì 28 luglio, in [omissis] presso la sala ascolto sita al 6o piano
della locale Procura della Repubblica, viene redatto il presente atto.
VERBALIZZANTE
M.O Osvaldo Spengler
FATTO
Nel corso dell'attività tecnica di monitoraggio svolta nell'ambito della procedura riservata n. 642/2, autorizzazione COPASIR 3636/3b [Operazione NATO “SCAMBIAMOCI UN SEGNO DI PACE” N.d.V.] è stata intercettata, in data 24/09/2015, ore 08.12, presso La Legazione Apostolica di Washington, la seguente conversazione intercorsa tra S.S. SANCHO I e MONS. JUAN VENTURA Y PASCUAL, suo terzo segretario. Si riporta di seguito la trascrizione integrale della conversazione summenzionata:

[omissis]

S.S. SANCHO I: “Allora come ti sembra il discorso?”
MONS. JUAN VENTURA Y PASCUAL: “Molto equilibrato, Santità…”
S.S. SANCHO I: “Ma…?”
MONS. JUAN VENTURA Y PASCUAL: “Scusi, Santo Padre?”
S.S. SANCHO I: “ ‘Molto equilibrato’ ma. C’era un ma. Avanti, parla liberamente.”
MONS. JUAN VENTURA Y PASCUAL:  [pausa] “La famiglia, Santità, il matrimonio. Dopo la sentenza della Corte Suprema sul matrimonio omosessuale sono già cominciate le persecuzioni contro la Chiesa, contro i cristiani. Taglio dei fondi alle istituzioni cristiane, censura sui media…”
S.S. SANCHO I: “Nel discorso ne parlo. Senti qua: [legge] ‘Eppure non posso nascondere la mia preoccupazione per la famiglia, che è minacciata, forse come mai in precedenza, dall’interno e dall’esterno. Relazioni fondamentali sono state messe in discussione, come anche la base stessa del matrimonio e della famiglia. Io posso solo riproporre l’importanza e, soprattutto, la ricchezza e la bellezza della vita familiare.’ “
MONS. JUAN VENTURA Y PASCUAL: “Bellissime parole, Santità.”
S.S. SANCHO I: “Ma deboli, vero?”
MONS. JUAN VENTURA Y PASCUAL: “Diplomatiche.”
S.S. SANCHO I: “L’occasione è diplomatica.”
MONS. JUAN VENTURA Y PASCUAL: “Perdoni, Santo Padre: ma allora perché al ricevimento alla Casa Bianca hanno invitato suore pro aborto, transessuali, attivisti LGBT? Quando viene in visita di Stato il presidente cinese, forse che invitano i dissidenti e il Dalai Lama? Se l’occasione è diplomatica, questo è uno schiaffo diplomatico.”
S.S. SANCHO I: “Quante divisioni abbiamo, Juan?”
MONS. JUAN VENTURA Y PASCUAL: “Scusi, Santità, non capisco.”
S.S. SANCHO I: “Sei troppo giovane per capire. Un giorno Stalin chiese, ridendo di noi: ‘Quante divisioni ha il papa’?”
MONS. JUAN VENTURA Y PASCUAL: “Eppure il comunismo è sparito, e la Chiesa rimane.”
S.S. SANCHO I: “Ma la domanda di Stalin non era sciocca. Mal formulata, ma non sciocca. Le divisioni del papa non sono armate, ma ci sono: sono i fedeli, Juan. E in America, in Europa, oggi quante divisioni ha il papa? Com’è finito il referendum sul matrimonio omosessuale, in Irlanda? Nella cattolicissima Irlanda!”
MONS. JUAN VENTURA Y PASCUAL:  “In Irlanda... [pausa] in Irlanda non abbiamo combattuto, Santo Padre! La Chiesa non ha aperto bocca!”
S.S. SANCHO I: “Vuoi dire che io non ho aperto bocca.”
MONS. JUAN VENTURA Y PASCUAL: “L’episcopato irlandese ha taciuto! I pochissimi che hanno parlato sono stati isolati, zittiti!”
S.S. SANCHO I: “Bisogna scegliersi bene le battaglie. Quella era perduta. Quando avremo le divisioni necessarie, combatteremo.”
MONS. JUAN VENTURA Y PASCUAL: “Vostra Santità opera certo per il meglio.”
S.S. SANCHO I: “Sono bambini, Juan, bambini confusi e viziati. Vanno presi con la dolcezza, la comprensione, la misericordia. Prediche, minacce, intemerate non le ascoltano più. Se fossi gesuita lo sapresti anche tu. Diceva Ignazio: ‘Hay que procurar conservar la amistad y benevolencia de los que gobiernan y ganar a las personas de autoridad con humildad, modestia y buenos oficios...[1]
MONS. JUAN VENTURA Y PASCUAL: “Vostra Santità perdoni la mia impertinenza, ma...”
S.S. SANCHO I: “…ma? Sei l’uomo dei ma, Juan, e per questo mi sei utile e caro. Ma?”
MONS. JUAN VENTURA Y PASCUAL: “Ma il santo Fondatore della Compagnia di Gesù diceva anche: ‘El enemigo se hace como mujer en ser flaco por fuerza y fuerte de grado’[2]. “
S.S. SANCHO I: [pausa] “Altri tempi, Juan, altri costumi…Ignazio poi era un militare…”
MONS. JUAN VENTURA Y PASCUAL [tra sé] “...e il papa aveva tante divisioni...”
S.S. SANCHO I: “Come?”
MONS. JUAN VENTURA Y PASCUAL: “E’ ora di andare, Santità.”

Letto, confermato e sottoscritto
L’UFFICIALE DI P.G.
M.o  Osvaldo Spengler



[1] Bisogna procurarsi e conservarsi l’amicizia e la benevolenza dei governanti, e conquistarsi i potenti con l’umiltà, la modestia e i buoni servigi.
[2] Il nemico si comporta come la donna, che diventa debole davanti alla forza e forte davanti alla dolcezza. 

(*) "Trattasi" -   tanto per non cambiare stile,  quello  della  Benemerita...  -   di ricostruzioni che sono  frutto della mia  fantasia di  autore e commediografo.  Qualsiasi riferimento  a fatti o persone  reali  deve ritenersi puramente casuale. (Roberto Buffagni)


Chi è il  Maresciallo Osvaldo Spengler?  Nato a Guardiagrele (CH) il 29 maggio 1948 da famiglia di antiche origini sassoni (carbonai di Blankenburg am Harz emigrati nelle foreste abruzzesi per sfuggire agli orrori della Guerra dei Trent’anni), manifestò sin dall’infanzia intelletto vivace e carattere riservato, forse un po’ rigido, chiuso, pessimista. Il padre, impiegato postale, lo avviò agli studi ginnasiali, nella speranza che Osvaldo conseguisse, primo della sua famiglia, la laurea di dottore in legge. Ma pur frequentando con profitto il Liceo Classico di Chieti “Asinio Pollione”, al conseguimento della maturità con il voto di 60/60, Osvaldo si rifiutò recisamente di proseguire gli studi, e si arruolò invece, con delusione e sgomento della famiglia, nell’Arma dei Carabinieri. Unica ragione da lui addotta: “Non mi piace far chiacchiere .” (Com’è noto, il carabiniere è “uso a obbedir tacendo”). Mise a frutto le sue doti di acuto osservatore dell’uomo in alcune indagini rimaste celebri (una per tutte: l’arresto dell’inafferrabile Pino Lenticchi, “il Bel Mitraglia”). Coinvolto nelle indagini su “Tangentopoli”, perseguì con cocciutaggine una linea d’indagine personalissima ed eterodossa che lo mise in contrasto con i magistrati inquirenti. Invitato a chiedere il trasferimento ad altra mansione, sorprese i superiori proponendosi per la sala ascolto della Procura di ***. Richiesto del perché, rispose testualmente: “Almeno qui le chiacchiere le fanno gli altri.”
***

Roberto Buffagni è un autore teatrale. Il suo ultimo lavoro, attualmente in tournée, è Sorelle d’Italia – Avanspettacolo fondamentalista, musiche di Alessandro Nidi, regia di Cristina Pezzoli, con Veronica Pivetti e Isa Danieli. Come si vede anche dal titolo di questo spettacolo, ha un po’ la fissa del Risorgimento, dell’Italia… insomma, dell’oggettistica vintage...


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