Arma dei Carabinieri (*)
Nucleo di Polizia Giudiziaria di [omissis]
VERBALE DI INTERCETTAZIONE DI CONVERSAZIONI O COMUNICAZIONI
(ex artt. 266,267 e 268
C.P.P.)
L'anno 2015, lunedì 13 luglio, in [omissis]
presso la sala ascolto sita al 6o piano
della locale Procura della Repubblica, viene redatto il presente atto.
VERBALIZZANTE
M.O Osvaldo
Spengler
FATTO
Nel corso dell'attività tecnica di monitoraggio svolta nell'ambito
della procedura riservata n. 765/2, autorizzazione COPASIR 8932/3a [Operazione NATO
“ASCOLTO FRATERNO” N.d.V.] è stato effettuato in data
12/09/2015, ore 16.41, il monitoraggio ambientale di una conversazione
intercorsa tra S.E. FINZI MATTIA, Presidente del Consiglio dei Ministri, e
SENSINI FABIO, consulente per la comunicazione della Presidenza del Consiglio. Si riporta di seguito la trascrizione
integrale della conversazione summenzionata:
[omissis]
S.E. FINZI
MATTIA: “Secondo te quanti voti perdiamo con questa storia dell’accoglienza?”
SENSINI FABIO:
“Troppo presto per quantificare.”
S.E. FINZI
MATTIA: “Però ne perdiamo.”
SENSINI FABIO:
“Eh sì.”
S.E. FINZI
MATTIA: [pausa]“Bè ma allora, scusa: chi ce lo fa fare?”
SENSINI FABIO:
“Vorrai scherzare.”
S.E. FINZI
MATTIA: “Sì, va bè, la Merkel,
eccetera. Ma non potremmo ciurlare un po’ nel manico? Diciamo, annunciamo, poi
sotto sotto…”
SENSINI FABIO:
“Qua non si scherza, Mattia. Ci sono in ballo le presidenziali francesi, la Le Pen si batte così.”
S.E. FINZI MATTIA:
“Umani contro bestie. E noi?”
SENSINI FABIO:
“Noi non ci ha votati nessuno. Continuiamo così.”
S.E. FINZI
MATTIA: “Come non ci ha votati nessuno? Alle europee ho preso il 40%!”
SENSINI FABIO:
“Alle europee, appunto. Se tiene l’Europa teniamo anche noi. Se cade l’Europa,
ciao.”
[lunga pausa]
S.E. FINZI
MATTIA: “Ma quanti ne prendiamo? C’è un numero, un limite?”
SENSINI FABIO:
“Non si sa.”
S.E. FINZI
MATTIA: “Non si sa! Ohé, ci devo andare io a raccontarlo! Ti sembra facile?”
SENSINI FABIO: “No. Ci stiamo
lavorando.”
S.E. FINZI MATTIA:
“Risultato?”
SENSINI FABIO: “La Shoa.”
S.E. FINZI MATTIA: “Cosa
c’entra?”
SENSINI FABIO: “Niente, però
funziona. Chi non vuole i migranti è un
razzista, i nazisti erano razzisti e hanno sterminato gli ebrei, chi non vuole
i migranti è come loro: nazista, razzista, sterminatore e antisemita. ‘Chi respinge
i migranti vuole sterminare prima loro e poi anche te, fermiamolo insieme! ‘ ”
S.E. FINZI MATTIA: “Mah. Dici
che se la bevono?”
SENSINI FABIO: “Come un
bicchier d’acqua no, ma si può fare. Chi meglio dei tedeschi sa cos’è il
nazismo? Nessuno, l’hanno inventato loro. Proprio perché lo conoscono meglio di
tutti adesso fanno penitenza e ci danno un esempio. Sai, come nei film
americani. Prima sbagli perché sei giovane, sei un coglione e perdi. Poi il
sistema duro ma giusto ti dà la seconda occasione. Tu che hai imparato la
lezione maturi, ti dai una regolata, vinci un sacco di soldi e ti porti via la
ragazza.”
S.E. FINZI MATTIA: “Tipo
Rocky 1?”
SENSINI FABIO: “Tipo Rocky 1. ”
S.E. FINZI MATTIA:
“Adrianaaaa…”
SENSINI FABIO: “Invece quelli
come l’Ungheria e la Polonia,
che hanno aiutato i nazisti a sterminare gli ebrei ma non hanno imparato dai
loro errori e sono rimasti arretrati immaturi cosa fanno? Respingono i migranti,
tirano su i muri, eleggono dei dittatori…”
S.E. FINZI MATTIA: “Eleggono dei dittatori?”
SENSINI FABIO: “Se sei contro
i migranti sei un dittatore. Insomma, Ungheria, Polonia e compagnia cantante
non sono cresciuti, sono rimasti indietro, e infatti non hanno neanche l’euro, se
continuano così li buttiamo fuori dall’Europa dove c’è solo miseria e sfiga.
Infatti Marchionne gli porta via le fabbriche della Panda e le fa tornare in
Italia, così imparano.”
S.E. FINZI MATTIA: “No, dai,
questa non la bevono…”
SENSINI FABIO: “Gli dai i
posti di lavoro e se la bevono, eccome se la bevono.”
[lunga pausa]
S.E. FINZI MATTIA: “Non so.
Non mi convince del tutto.”
SENSINI FABIO: “Va messa a
punto. Tieni presente che abbiamo un vantaggio: chi reagisce subito contro i
migranti, chi dice un no chiaro, convinto e deciso sono solo i trogloditi, gli
identitari, i razzisti e i fascisti veri. Tutti gli altri dicono di no, ma ci
mettono tanti ma e tanti forse che il messaggio non arriva. Noi invece diciamo
di sì, e lo diciamo in cinque secondi: il soundbite
arriva forte e chiaro. E’ così che si vince.”
[lunga pausa]
S.E. FINZI MATTIA: “E se ci
fanno un attentato? Se il colpevole è un migrante che diciamo?”
SENSINI FABIO: “Si riduce il
danno, Mattia. E chissà: potrebbe anche risultare utile. Visto in Francia, con Je suis Charlie? Chi ci ha perso? La Marine.”
Letto, confermato e
sottoscritto
L’UFFICIALE DI P.G.
M.o Osvaldo Spengler
(*) "Trattasi"
- tanto per non cambiare stile, quello della
Benemerita... - di ricostruzioni che sono frutto della
mia fantasia di autore e commediografo. Qualsiasi riferimento
a fatti o persone reali deve ritenersi puramente casuale.
(Roberto Buffagni)
Chi è il
Maresciallo Osvaldo Spengler? Nato a Guardiagrele (CH) il 29 maggio
1948 da famiglia di antiche origini sassoni (carbonai di Blankenburg am Harz
emigrati nelle foreste abruzzesi per sfuggire agli orrori della Guerra dei
Trent’anni), manifestò sin dall’infanzia intelletto vivace e carattere
riservato, forse un po’ rigido, chiuso, pessimista. Il padre, impiegato
postale, lo avviò agli studi ginnasiali, nella speranza che Osvaldo
conseguisse, primo della sua famiglia, la laurea di dottore in legge. Ma pur
frequentando con profitto il Liceo Classico di Chieti “Asinio Pollione”, al
conseguimento della maturità con il voto di 60/60, Osvaldo si rifiutò
recisamente di proseguire gli studi, e si arruolò invece, con delusione e
sgomento della famiglia, nell’Arma dei Carabinieri. Unica ragione da lui
addotta: “Non mi piace far chiacchiere .” (Com’è noto, il carabiniere è “uso a
obbedir tacendo”). Mise a frutto le sue doti di acuto osservatore dell’uomo in
alcune indagini rimaste celebri (una per tutte: l’arresto dell’inafferrabile
Pino Lenticchi, “il Bel Mitraglia”). Coinvolto nelle indagini su
“Tangentopoli”, perseguì con cocciutaggine una linea d’indagine personalissima
ed eterodossa che lo mise in contrasto con i magistrati inquirenti. Invitato a
chiedere il trasferimento ad altra mansione, sorprese i superiori proponendosi
per la sala ascolto della Procura di ***. Richiesto del perché, rispose
testualmente: “Almeno qui le chiacchiere le fanno gli altri.”
***
Roberto Buffagni è un autore teatrale. Il
suo ultimo lavoro, attualmente in tournée, è Sorelle d’Italia – Avanspettacolo
fondamentalista,
musiche di Alessandro Nidi, regia di Cristina Pezzoli, con Veronica Pivetti e
Isa Danieli. Come si vede anche dal titolo di questo spettacolo, ha un po’ la
fissa del Risorgimento, dell’Italia… insomma, dell’oggettistica vintage...