giovedì 3 luglio 2025

Giudici o sociologi? L’ISA, Israele e il rischio dell’ideologia

 


L’ISA (International Sociological Association), sorta nel 1949 sotto gli auspici dell’Onu, ha deciso di sospendere la membership della società dei sociologi israeliani per non aver preso posizione sul “genocidio dei palestinesi a Gaza” (*). Una misura pesante, giustificata ufficialmente da una mancata “condanna esplicita”, ma che solleva più di un dubbio.

Sarebbe interessante sottoporre la questione a Vilfredo Pareto, maestro nel riconoscere le derive ideologiche dietro certe nobili intenzioni.

Si faccia attenzione. Qui il punto non è la politicizzazione in sé… Del resto l’ISA è da sempre orientata verso il centro-sinistra, se non addirittura la sinistra (ma se le simpatie andassero alla destra sarebbe lo stesso), come mostra la lista dei suoi presidenti, tra i quali l’italiano Alberto Martinelli (1998-2002), ottimo studioso. Il problema è più profondo: riguarda il ruolo stesso della sociologia. Può e deve giudicare il bene e il male del mondo, con il metro di una moralità militante?

Ecco ciò che  è in gioco.  Si rifletta.  Dopo il 1945, dire “mai più” fu un imperativo morale e intellettuale. Allora il male era chiaramente individuabile: Auschwitz, le leggi razziali, la guerra totale. Ma oggi? Ottant’anni dopo, siamo certi che il male sia ancora così nitidamente riconoscibile da permettere condanne morali inappellabili?

L’ISA, nel suo documento, accusa la società israeliana di silenzio complice davanti a “atrocità di massa” perpetrate a Gaza, lamentando l’assenza di solidarietà verso il popolo palestinese. Tuttavia, nel documento pubblicato nel 2022 sulla guerra in Ucraina (**), l’ISA esprime “grave preoccupazione”, condanna la guerra, ma non sospende alcuna società sociologica russa. Anzi, si dice “solidale con i sociologi russi che difendono la pace”, quasi a riconoscere la complessità delle responsabilità individuali.

Due pesi e due misure? Putin e la Russia non meritavano la stessa sanzione? Netanyahu è il nuovo Hitler, ma il Cremlino resta discutibile ma dialogabile? La sproporzione nel trattamento solleva interrogativi sulla coerenza etica dell’ISA. E forse, senza volerlo, sfiora un terreno minato: quello dell’antisemitismo mascherato da antisionismo.

Attenzione. Qui non si nega la gravità della situazione a Gaza, né si difende ogni scelta del governo israeliano. Su Netanyahu abbiamo scritti articoli molto critici (***). Ma si mette in discussione l’uso del termine “genocidio”, termine che ha un peso storico preciso. Equiparare Israele al Terzo Reich è una semplificazione ideologica non solo storicamente infondata, ma pericolosa. Significa, di fatto, riscrivere la storia. Ad esempio significa dimenticare che l’antisemitismo moderno, prima ancora che nazista, fu rilanciato dall’Impero zarista, con la creazione del falso dei Protocolli dei Savi di Sion, poi adottato dai nazisti come giustificazione per lo sterminio. E Putin  sembra oggi rivendicare l'eredita zarista, e non solo sul piano geopolitico.

Un sociologo dovrebbe sapere queste cose. E soprattutto dovrebbe sapere quanto sia pericoloso legittimare, anche indirettamente, pregiudizi antichi sotto le nuove etichette dell’umanitarismo indignato. Il cosiddetto antisionismo, oggi, è spesso solo la forma “accettabile” dell’antisemitismo post-moderno.

In questo senso, l’ISA si comporta non come comunità scientifica, ma come un tribunale morale che giudica sulla base di una visione manichea del mondo: da una parte i buoni oppressi, dall’altra i cattivi oppressori, selezionati secondo mode geopolitiche più che principi universali. Così facendo, la sociologia rischia di trasformarsi in militanza ideologica. E la sua legittimità culturale – faticosamente conquistata – si sgretola.

Alla fine, resta l’impressione amara di una scienza sociale che predica universalismo, ma lo applica a senso unico. E questo, francamente, non è solo ingiusto. È profondamente pericoloso.

Carlo Gambescia


(*) Qui: https://www.isa-sociology.org/en/about-isa/isa-human-rights-committee/ec-decision-israeli-sociological-society .

(**) qui: https://www.isa-sociology.org/en/about-isa/isa-human-rights-committee/isa-statement-on-the-russian-military-offensive-happening-in-ukraine .

(***) Qui ad esempio: https://carlogambesciametapolitics2puntozero.blogspot.com/2025/05/israele-churchill-netanyahu-e-il.html .

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