La lezione del Sud
Andiamo a passeggiare...
Sembra
che al Sud, Napoli, Bari, Palermo e in altre città, si
esca di casa senza preoccuparsi più di tanto del Coronarivrus e delle misure restrittive prese dal Governo. Magari con la mascherina, perché non si sa mai... Però si esce...
In
effetti, i dati dell’Italia Meridionale indicano che, nonostante le minacce politiche di una epidemia galoppante dei primi di marzo, a
causa dei famosi "rientri a casa", il virus circola pochissimo: le cifre dei positivi sono molto basse e di conseguenza
la persone si cominciano a chiedere perché restare chiuse in casa. E, cosa non secondaria, a comportarsi
di conseguenza. Agire, insomma. Andare a passeggio...
Cosa dire? Certo, al Sud,
come fa la celebre canzone: “Basta ca ce
sta 'o sole,/ca c'è rimasto 'o mare,/na nénna a core a core,/na
canzone pe' cantá”. Ma non è solo per questo stereotipo (vero o falso che sia). C’è dell’altro: la verità sociale si vendica sempre. 1 + 1 = 2. Non 3, come quasi sempre impongono i poteri pubblici.
Gli
uomini non sono stupidi nel valutare i propri interessi. Gli uomini, senza bisogno di collegarsi fra di
loro, adottano comportamenti che, misteriosamente, valorizzano la vita sociale, magari
perseguendo interessi diversi. Nel caso specifico: fumarsi una sigaretta in
pace, prendere una boccata d’aria, salutare un amico, comprare e mangiarsi una
mela, dare un’occhiata alle vetrine ora chiuse dei negozi, ma promettenti per i
bei capi primaverili o estivi che si intravedono
tra le grate, eccetera, eccetera. Vivere,
in modo normale, certo con la mascherina, ma secondo libertà: la libertà di perseguire i propri interessi.
Ecco cos’è l’armonia nascosta del sociale. Altrimenti inspiegabile. Qualcosa che sorge dal basso, senza alcun progetto collettivo,
se non la ricerca individuale della libertà, secondo le modalità personali più
diverse. Qualcosa di insopprimibile che va oltre la vita stessa dei
singoli, un misterioso meccanismo
sociale, una fame di libertà, che nessun divieto potrà mai eliminare completamente.
È
un segno di vitalità, non di incoscienza,
come invece si vuole far credere: perché, gli uomini non sono stupidi, sanno perfettamente che 1 + 1 = 2.
Un segno di vitalità, senza il quale la società, come insieme di
liberi individui, mai potrebbe riprodursi, se non come inquietante regno delle ombre, dominio di burocrati che proclamano di sapere
alla perfezione che cosa sia bene per ogni cittadino o meglio ancora suddito.
Per
fortuna la dinamica sociale, che è dinamica di individui animati da un innato
senso di libertà, si vendica sempre. Anche attraverso una semplice passeggiata.
Carlo Gambescia