Dal 9 marzo al 9 aprile, appena un mese è passato, eppure...
In marcia verso la dittatura?
Giusto
un mese fa, il 9 aprile, l’Italia iniziava a scivolare nella vergogna di una strisciante dittatura. A colpi di decreti emergenziali, l'Italia, giorno dopo giorno, si è trasformata, sotto in nostri occhi increduli, in qualcosa che somiglia sempre più al modello distopico del carcere a cielo aperto.
Oggi, 9 aprile, viviamo in un Paese tetro, irriconoscibile, dove non si può più uscire di casa, senza permesso. Peggio della Cambogia rossa. E ci si deve pure prostrare e ringraziare, perché, come si ripete in modo martellante, solo così potremo sconfiggere il Coronavirus. Lessico e retorica, basta leggere i giornali, rimandano chiaramente al peggiore spirito nazionalista e bellicista. Una strada che potrebbe essere senza ritorno. Gli italiani sembrano avere la memoria corta.
Oggi, 9 aprile, viviamo in un Paese tetro, irriconoscibile, dove non si può più uscire di casa, senza permesso. Peggio della Cambogia rossa. E ci si deve pure prostrare e ringraziare, perché, come si ripete in modo martellante, solo così potremo sconfiggere il Coronavirus. Lessico e retorica, basta leggere i giornali, rimandano chiaramente al peggiore spirito nazionalista e bellicista. Una strada che potrebbe essere senza ritorno. Gli italiani sembrano avere la memoria corta.
Queste misure sono servite a qualcosa? Pare di no. Le nude cifre sono a lì a provarlo. Da 463 le
vittime sono passate a oltre 17 mila. Si tratta al 90 per cento di anziani, come
si legge, “con patologie pregresse”. Pertanto a cosa è servito ( e purtroppo
servirà…) l’imprigionamento di sessanta milioni di italiani?
Non
ha salvato gli anziani. Ma sta
distruggendo l’economia, la cultura, i rapporti umani, le
libertà civili e politiche. L’ Italia
del 9 aprile, appare tristemente molto
simile all’Italia del sogno, apparentemente impossibile, di
sovranisti e populisti: quello di un Paese fiero della propria ignoranza e delle proprie
superstizioni, chiuso verso l’esterno, prossimo alla povertà, che si stringe intono ai suoi capi, carismatici o meno. Se proprio di decrescita
si deve parlare, per usare l’ imbecille
slogan grillino, di decrescita infelice
si tratta.
Attenzione,
le cifre tutto sommato basse, rispetto alla pandemia proclamata a furor di
telecamere (se non addirittura ridicole
come nel Centro-Sud), sono peraltro funzionali a un progetto di politica estera, che sta
prendendo corpo, giorno dopo giorno. Parliamo dello sganciamento dell’Italia dal mondo occidentale e del progressivo e giulivo avvicinamento ai sistemi autoritari russo e cinese. Come la cosa più normale del mondo.
Alle
gente comune, preoccupata di “sopravvivere al virus” e all' incipiente crisi economica, tutto questo sfugge. Si pensa
addirittura, atteggiamento tipico delle
logiche emergenziali ben coltivate dagli aspiranti dittatori, che il “Governo” e le “Istituzioni” stiano perseguendo
il “bene comune”, altra parola magica che piace
tanto ai dittatori.
Si
rifletta su una cosa: in un mese, l’Italia
è cambiata da così a così. Quindi in
tempi rapidissimi. E soprattutto, a proposito di check and balance, la magistratura
non ha alzato un dito, come del resto i vegliardi della Corte Costituzionale. Per non parlare della stampa e dello stesso ordine degli avvocati che "ciacola" di udienze in remoto. e di class action (si chieda a Putin e Xi cosa ne pensano...).
Infine, cosa ancora più preoccupante, le forze di polizia come l’esercito hanno provato di saper ben svolgere il compito di perfetti repressori. Le forze armate non avranno più i generali di una volta, ma sempre soldati sono: ubbidiscono agli ordini. E, come da decreti emergenziali, polizia ed esercito,quanto a straordinari, sono tutti ben pagati.
Infine, cosa ancora più preoccupante, le forze di polizia come l’esercito hanno provato di saper ben svolgere il compito di perfetti repressori. Le forze armate non avranno più i generali di una volta, ma sempre soldati sono: ubbidiscono agli ordini. E, come da decreti emergenziali, polizia ed esercito,quanto a straordinari, sono tutti ben pagati.
Se
dovesse continuare così per mesi, cosa molto probabile, che ne sarà della nostra libertà?
Carlo Gambescia