Coronabond
Giuseppe Conte, Angela Merkel e i Quattro
Cavalieri dell’Apocalisse…
Secondo
il “Corriere della Sera” il premier Conte, sulla questione Mes avrebbe rimproverato alla "cancelliera" Merkel di guardare a quel che oggi sta
accadendo inforcando gli occhiali di dieci anni fa.
Nulla
sappiamo della buona fede o meno Signora Merkel. Ne ci interessa saperlo,
perché il vero punto è un altro. Quale? A
Conte sfugge una questione importantissima, ignota ai sovranisti
e coloro che negli ultimi giorni si spogliano in tutta fretta degli abiti europeisti per indossare gli
stracci populisti, e così presentarsi
pronti all’appuntamento con
la nuova storia… Che poi sarebbe quella vecchissima, segnata da un truce nazionalismo, apportatore di sventure per l’Italia.
Il
punto è economico, solo economico. Si tratti di
bond italiani, eurobond o coronabond, ziabond, nonnobond, dal punto di vista dell’oscillazione dei
tassi, il valore dei titoli pubblici
emessi sul mercato rinvia sempre alla qualità delle garanzie che possono essere
fornite. Una principalmente: il bilancio in regola degli stati che li emettono.
Insomma, la certezza (o quasi, perché con gli stati non si sa mai…) che il debito sarà ripagato.
Può
piacere o meno, ma l’economia dei titoli pubblici si regge su un patto fiduciario tra creditore
e debitore. Che, a sua volta, non può
non essere corroborato da garanzie
reciproche. Anche perché se non ci sono
queste garanzie il valore dei titoli tenderà a deprezzarsi, e di conseguenza i
tassi differenziali (spread) dei titoli a crescere, trasformando il debito
pubblico in un macigno.
Riassumendo: per la regoletta economica della moneta cattiva che scaccia la buona, quanto più un titolo è privo di
garanzie tanto meno vale.
Ora,
Conte pretende dall’Unione Europea, e in particolare dalla Bce, di ricevere
titoli senza dare in cambio nessuna garanzia. Quei titoli, ammesso e non
concesso che la Germania
ceda, sono praticamente già morti ancora
prima di nascere o di essere emessi. Una montagna di cartastraccia che secondo
Conte dovrebbe andare a finanziare un’altra
montagna di cartastraccia rappresentata
- semplifichiamo - dai sussidi di disoccupazione somministrati come tachipirina all'Italia a letto per Coronavirus.
L’idea,
può anche essere nobile, come lo è ogni forma di beneficenza, ma dal momento che in economia nessun pasto è gratis,
se quei titoli pubblici verranno emessi senza garanzie, in un quadro di improduttività, qualcuno, prima o poi,
dovrà pagare il conto salato . E come? Vedendosela
con i Quattro Cavalieri dell’Apocalisse economica e politica: inflazione, disoccupazione, dittatura e guerra
civile.
Concludendo,
Angela Merkel, difenderà pure le ragioni dell’economia tedesca, ma
difendendole, forse senza neppure saperlo, difende le ragioni dell’economia
politica. Che, se inascoltate, si vendicano sempre. Come la verità.
Carlo Gambescia