lunedì 25 febbraio 2013




Cara donna Mestizia,
per scrutare io scruto, ma Le confesso che non vedo.
Scrutatore 2013

Caro Scrutatore 2013,
vedrà, vedrà.
* * *

Cara donna Mestizia,
ricordo a Lei e ai Suoi lettori che nella cabina elettorale l’Europa ti vede, i populisti no.
Siamoseri 2013

Caro Siamoseri 2013,
l’Europa ti vede, d’accordo: ma poi, provvede?
* * *

Cara donna Mestizia,
il boss del mio quartiere dice che con questa crisi, per un voto ci può dare al massimo cinquanta euro. Ma come siamo ridotti, noi italiani?! 
Cittadino comodo

Caro Cittadino comodo,
e allora cosa dovrebbero dire gli immigrati, che non possono neanche votare? Si ritenga fortunato.
* * *

Cara donna Mestizia,
dopo attento esame, ho concluso che per chiunque io voti, il risultato finale non cambierà. Tanto, ormai, chi decide sul serio non abita più qui e del Parlamento italiano se ne impipa. Intendo dunque esprimere la mia scelta democratica dandomi fuoco all’interno della cabina elettorale.
Cittadino scomodo

Caro Cittadino scomodo,
da un recente sondaggio risulta che il numero di elettori che si daranno fuoco all’interno della cabina elettorale non supererà lo 0,000001% degli aventi diritto. Temo dunque che la formazione politica da Lei preferita non supererà la soglia di sbarramento: però, non si sa mai. AugurandoLe comunque il miglior successo, Le ricordo che all’interno delle aule di Camera e Senato è proibito fumare.
* * *

Cara donna Mestizia,
diceva ieri sera il mio barista che viviamo in una post-democrazia. Per non fare brutta figura, non gli ho chiesto che cosa vuole dire. Può spiegarmelo Lei?
Barbera & Champagne

Caro Barbera & Champagne,
Cosa vuol dire “post-democrazia”? Ma certo. Vuol dire che prima c’è l’ebbrezza della democrazia: e dopo ci sono i postumi. 


Roberto Buffagni è un autore teatrale. Il suo ultimo lavoro, attualmente in tournée, è Sorelle d’Italia – Avanspettacolo fondamentalista, musiche di Alessandro Nidi, regia di Cristina Pezzoli, con Veronica Pivetti e Isa Danieli. Come si vede anche dal titolo di questo spettacolo, ha un po’ la fissa del Risorgimento, dell’Italia… insomma, dell’oggettistica vintage...

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