Chi scrive conosce bene la destra. Sul punto rimandiamo al nostro A destra per caso, un dialogo con Nicola Vacca, poeta e scrittore, pamphlet scritto a quattro mani che risale al 2009.
L’inchiesta di Fanpage (*) sui giovani di Fratelli d’Italia che cambiano il pelo ma non il vizio, in fondo, non dice nulla di nuovo. Basta fare un giro in rete (case editrici, siti, gruppi e organizzazioni), per capire che la cultura fascista e della tentazione fascista è così ramificata che va ben oltre i quadri giovanili di Fratelli d’Italia. Partito che al momento vanta un nucleo duro di duecentomila iscritti. E nel tempo del mugugno e del disimpegno non sono pochi.
Solo per dirne una, su YouTube è possibile visionare migliaia di
video di ogni genere (documentari storici, inni, rivisitazioni
musicali) con milioni di visualizzazioni e commenti a dir poco
agghiaccianti. Perché non si tratta, come nell’inchiesta di Fanpage, di
giovani, per così dire “acculturati”, che studiano da politici, e che
quindi giocano su due tavoli, ma di gente comune, che non si fa
troppe domande, che inneggia a Mussolini, Hitler, odia gli ebrei, i
migranti, i “diversi” e soprattutto disprezza chiunque non sia
fascista e nazista (**). La parola d'ordine, come nel Ventennio, è quella di dare addosso all' "anti-italiano".
Esiste un fascismo diffuso, per alcuni acquisito, per altri a livello di tentazione, che dal punto di vista quantitativo rinvia ai sette milioni di voti ricevuti da Fratelli d’Italia. Sappiamo di semplificare, però i numeri sono comunque interessanti perché spiegano, ad esempio, la capillarità dei commenti su YouTube. Su 50 milioni di potenziali elettori (inclusi gli italiani all’estero), una settima parte (7 milioni) vota per Fratelli d’Italia. Se poi si considera un 30 per cento di astenuti, il voto a Fratelli d’Italia rappresenta una quinta parte del totale dei votanti.
Perciò esiste una forte componente quantitativa di fascisti convinti e simpatizzanti, a vari livelli sociali, dentro e soprattutto fuori il partito, con prevalenza e provenienza dalla piccola e media borghesia, (ceto sociale maggioritario), di età media, pronta a fare il passo del gambero.
Non crediamo ci sia possibilità di conversione, ragionamento,
comprensione, scambio di idee. L’odio verso la sinistra e i migranti,
in nome del vecchio sogno ( o meglio incubo) di un’ Italia più grande e
rispettata nel mondo (perché prepotente, ma questo ora non si dice)
rappresenta il collante pseudo-ideologico che tiene insieme, studenti
che inneggiano a Hitler, ragionieri che amano Mussolini, commercianti
che disprezzano i migranti, artigiani e disoccupati anticapitalisti,
militari che vogliono tornare a comandare, pensionati arrabbiati con il mondo a
prescindere, infine spostati di ogni genere, pronti a cogliere
l’occasione (***).
.
Qual è stata la riposta ottusa di Fratelli d’Italia all’inchiesta di
Fanpage? Che è tutto falso (negando ogni evidenza) e che, se certe
inchieste si devono fare, si facciano allora a sinistra, perché messa
peggio.
Ora, un conto è il fascismo, che è reazione politica pura e semplice, quindi neppure conservazione, un altro il progressismo, che può essere contaminato dall’ estremismo, ma che non è sicuramente un fenomeno reazionario, regressivo, nemico della modernità.
Il problema che divide, se si vuole dirimente, resta quello del giudizio storico sulla modernità. Il fascista è contro, il progressista a favore. Ovviamente la gente comune, pur vivendo di e nella modernità, neppure si rende conto della fortuna. Oggi qual è l’espressione più comune? “Le cose vanno sempre peggio”… In questo qualunquismo quotidiano per il fascista è facile catturare il voto del tentato dal fascismo.
Sì, come si canta in “Cabaret”, famosa pellicola sulla Germania weimariana, Il domani potrebbe (di nuovo) appartenere “a loro”.
Carlo Ganmbescia
(*) Qui: https://www.fanpage.it/backstair/story/gioventu-meloniana-inchiesta-su-giovani-di-fdi/ .
(**) Per un esempio di “commenti tipo”: https://www.youtube.com/watch?v=YwsngZ57Gh4
(***) Qui per farsi rapida idea sulla composizione sociale dell’elettorato di Fratelli d’Italia: https://www.demopolis.it/?p=10613 .
Sull'evoluzione sociopolitica di Fratelli d'Italia, si veda ma con cautela: https://rtsa.eu/RTSA_1_2023_Canzano.pdf . In questo saggio, pur interessante, non si considera dirimente la questione del giudizio negativo o meno sulla modernità, parificando così concettualmente conservatori e reazionari fascisti.
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