I marò restano in
Italia. Vergogna!
I marò, che godevano
di un permesso, non ritorneranno più in India(http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2013/03/11/Maro-restano-Italia-annuncia-Terzi_8380909.html ).
E così per la serie “facciamoci riconoscere” come i soliti traditori di tutti,
l’Italia ha colpito ancora. Le vittime sono gli Indiani, paese di antica
cultura che non dimenticherà - non troviamo altra espressione
- la fregatura made in Italy.
Chi scrive, non è un
agnellino. E perciò, alle brutte, avrebbe preferito
un’azione armata all’israeliana nel cuore nell'India. Ma non
la solita pugnalata italiana alle spalle. E dai piani alti dei palazzi
del potere.
Naturalmente, sul
piano della retorica giuridica, il Governo italiano - anche qui c’è una
tradizione di abili legulei - cercherà di indorare la pillola: le parole
non mancano mai. Tuttavia, quel che non si potrà cancellare, anche
questa volta, è la brutta immagine dell’italiano traditore di
tutti, incapace di mantenere la parola data. Che vergogna!
Carlo Gambescia
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