Chiunque desideri ricevere informazioni storiche e “formali” sulla missione italiana in Libano nel quadro Unifil può leggere qui: https://www.difesa.it/operazionimilitari/op-intern-corso/unifil/index.html .
Possiano essere (brutalmente) sinceri? Un mare di chiacchiere. Sconsigliamo vivamente.
Perché la considerazione da fare è un’altra. Di sostanza. I nostri mille soldati, più o meno, hanno fallito in pieno la missione, perché Hezbollah non ha mai smesso di bombardare Israele. E Israele ovviamente di rispondere.
Il titolo, che si può leggere sulla prima pagina di molti giornali: “Israele attacca l’Onu in Libano” – come per dire, “sono ‘Loro’ gli zozzoni “ – è una menzogna degna del famoso falso dei Protocolli dei Savi di Sion. Robaccia antisemita.
Per la semplice ragione che non si tiene conto ( o non si vuole) delle attività terroristiche di Hezbollah, che da anni, alla luce del sole, utilizza le basi Onu come macro-scudi umani. Anche perché, al momento, ciò che resta dell’ esercito libanese, pseudoesercito che dovrebbe collaborare con Unifil, è controllato da Hezbollah.
Le forze armate libanesi (parola grossa) sono una specie di corpo dei vigili urbani. Con il il terrorista Hezabollah che parcheggia i razzi i terza fila, davanti a tutti ( caschi blu compresi), il vigile libanese in divisa militare, (quando c’è), non si permette neppure il famoso “Dica” del pizzardone romano.
Allora quale potrebbe essere il titolo vero? “Israele squarcia il velo della menzogna Onu e attacca Hezbollah in Libano”.
Quanto ai nostri mille soldati, l’unica cosa da fare è ritirarli. E invece Giorgia Meloni, Crosetto e Tajani si sono travestiti da uscieri del Palazzo Onu.
Ritirarli. Perché? Molto semplice. I "nostri", come accaduto finora, non potranno assolvere nessuna missione di pace fino a quando Hezbollah, il vero cancro che corrode il Libano, una specie di controstato terrorista, non verrà messo in condizione di non nuocere.
L’Italia se la sente di “attuare”? No. E allora si ritiri. Perché, restando in Libano, perde tempo, denari e favorisce obiettivamente, nascondendo la testa nella sabbia, i terroristi Hezbollah.
Diciamo che se i Mille, quelli veri di Garibaldi, i “garibaldini”
non avevano paura di sparare contro i borbonici, non meno reazionari
degli Hezbollah, i mille italiani Unifil, se ci si passa
l’espressione, se la fanno sotto, politicamente sotto, perché le responsabilità sono di Roma (i generali eseguono). Sicché finora si è permesso ai borbonici islamisti, che spadroneggiano in Libano, di continuare a fare il bello e il cattivo tempo.
Basta! E ora di finirla con questa pagliacciata. I nostri soldati sono l’esatto contrario dei veri Mille. Che tornino subito in Italia.
Carlo Gambescia
Buonasera professor
RispondiEliminaGambescia, non riesco proprio a condividere parte della sua indignazione, ma cosa avrebbero dovuto scrivere i giornali: "Israele aiuta a demolire parte delle strutture di protezione delle basi Unifil'...sottotitolo: grazie Israele! Scomodare addirittura il protocollo dei savi mi pare esagerato. Non possiamo da una parte stimare Israele per la sua 'cazzimm' e spavalderia e dall'altra lamentarsi se qualcuno denuncia la loro arroganza, cioe, possiamo farlo ma peccando contro un sano senso della verita', poi alla fine ciascuno liberalmente tragga le sue conclusioni politiche, ma stabilire i fatti mi pare sanamente democratico, non dobbiamo averne paura. Degli israeliani possiamo pure ammettere sono stati str*** e in maniera nemmeno troppo velata, hanno bypassato qualsiasi diplomazia, volevano forse squarciare il velo dell'ipocrita maya di cascobluvestita? Ma era veramente l'unico modo? Non ci credo, piuttosto credo sia stata provocazione da parte di chi, in fondo, e' in guerra e può pure bypassare certi scrupoli da diplomazia internazionale...In conclusione, possiamo stare con Israele, ma pure con qualche distinguo e sperare che l'opportunità di una missione sia oggetto di dialogo ed eventualmente discussione fra nazioni che si ritengono reciprocamente liberali e democratiche...
Grazie del gentile commento. In verità, come si può leggere, proponevo questo titolo: “Israele squarcia il velo della menzogna Onu e attacca Hezbollah in Libano”. Mi sembra aderente ai fatti, quindi “sanamente democratico”, per citarla. Però capisco e rispetto la sua posizione. Che offre ulteriori elementi riflessione.
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