Non è un fatto nuovo che la destra, in particolare quella dalle radici neofasciste, che si protende fino a Giorgia Meloni, abbia sempre avuto un debole per le forze dell’ordine e per le forze armate.
A parte il fenomeno terrorista degli anni Settanta ( la famigerata eversione nera), sono agli atti i continui attestati di rispetto, fiducia e simpatia verso polizia e forze armate.
Almirante e Fini, quest’ultimo persino dopo la nascita di Alleanza Nazionale, si sono sempre schierati, con proverbiale regolarità, dalla parte delle forze di polizia e armate. Con un debole per i servizi segreti, come testimoniano negli anni Sessanta e Settanta i tentativi di golpe neofascisti. Quindi simpatie regolarmente ricambiate dagli uomini in divisa, soprattutto tra i politicamente più retrivi.
Nella visione della destra polizia e militari sono i veri pilastri dell’ordine. Le forze sulle quali contare per contrastare i criminali, ma anche, se necessario, per reprimere ogni forma di dissenso.
La destra di derivazione fascista e neofascista (il "bagnetto" nell'Acqua di Fiuggi di Alleanza Nazionale conta poco o nulla) ignora totalmente il valore della libertà individuale, diciamo per Dna politico.
Prima viene l’ordine poi eventualmente la libertà. E prima ancora di tutto, come provano le durezze del Ventennio fascista, la conservazione del potere a spese della libertà dei cittadini.
Giorgia Meloni non è da meno. Cerchiamo però di essere più concreti.
Il “Decreto sicurezza”, nel testo varato dal Consiglio dei Ministri il 5 aprile (dopo le perplessità di Mattarella), inasprisce alcune pene, introduce nuovi reati (ad esempio, rivolta in carcere, estesa ai Cpr; blocco stradale e detenzione di materiale con finalità di terrorismo), insieme a misure che si occupano del riordino della polizia locale, e della “valorizzazione” e “tutela” del comparto sicurezza (*).
Quest’ultimo punto è particolarmente interessante, perché lo stesso partito, Fratelli d’Italia, che, fin dalla sua fondazione, si è battuto per la responsabilità civile dei magistrati (**), ora che è al governo che fa? Estende la tutela legale agli appartenenti alle forze di polizia a ordinamento civile e militare, nonché al Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Cosa significa? Che in caso di denuncia o indagine per fatti inerenti al servizio, questi operatori non dovranno sostenere costi per difendersi, poiché è stata raddoppiata la somma erogabile per avvalersi di un libero professionista nelle aule dei tribunali.
Si dirà che rispetto al concetto di responsabilità civile dei giudici ( tradotto in farraginosa legge nel 2015), non è gran cosa. Però in realtà, la misura consente l’uso dei soldi dei contribuenti per pagare le spese legali di un poliziotto indagato, ad esempio, per aver perso la testa in servizio, magari durante un posto di blocco.
Inoltre – ciliegina sulla torta – va ricordato che il rinnovo contrattuale 2022-2024, firmato a dicembre 2024, che riguarda 430 mila operatori del comparto Difesa-Sicurezza, prevede un aumento dello stipendio del 5,78%, corrispondente a circa 196 euro mensili in più, che nel 2026 raggiungerà il 6% della retribuzione. Incremento che riguarda sia le forze dell’ordine che i militari (***).
Come interpretare, le linee di fondo, diciamo metapolitiche, di queste misure? Che si va ben oltre il fascismo. Che pure si richiamava ai fasti di Roma imperiale.
Che c'entra Roma antica? Il debole per le forze armate si può far risalire, come forma mentis autoritaria, a Settimio Severo (193- 211 d.C.), l’ imperatore soldato che dopo due secoli di pace inaugurò la dinastia militare dei Severi.
Cosa fece? Per prima cosa, rispetto agli imperatori precedenti aumentò la paga dei soldati romani. Lasciando ai suoi successori, così dicono gli storici, la seguente raccomandazione: “Arricchite prima di tutto i soldati, anche a costo di trascurare tutto il resto”.
Il che, se accettabile in un imperatore, digiuno di liberal-democrazia, non lo è nel caso di un primo ministro dei nostri giorni.
Però, come dicevamo, il fascismo fu malato di romanità. Quindi perché meravigliarsi? Giorgia Meloni da dove proviene?
Carlo Gambescia
(*) Qui il sintetico resoconto giornalistico delle misure: https://www.ilsole24ore.com/art/decreto-sicurezza-ecco-tutte-norme-tutele-agenti-e-militari-nuovi-reati-AGasukyD
(**) Ad esempio si veda qui: https://www.publicpolicy.it/proposta-fratelli-italia-camera-tema-responsabilita-civile-magistrati-33427.html .
(***) Qui per i dettagli: https://www.silfnazionale.it/wp-content/uploads/2024/12/SILFDOSSIER-1-2024-SPECIALE-CONTRATTO-22-24-1.pdf .
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