Il Dna centrista
Riflettevamo ieri con un amico che l’Italia dagli anni Cinquanta dell’Ottocento
è stata governata al Centro. Prima il Connubio tra Centrodestra e
Centrosinistra, poi la Destra
storica, quale erede, talvolta infedele, del lascito politico cavouriano, il
Trasformismo, il Giolittismo, la parentesi fascista, la Dc di De Gasperi , il
Centrosinistra, il Compromesso Storico, il Pentapartito, e di nuovo, dopo
Tangentopoli, Centrodestra e Centrosinistra, comunque dipendenti dal Centro.
Quindi perché meravigliarsi se Udc, Fli, Api ora si sentono sulla cresta
dell’onda ? Del resto Alfano (ex democristiano) non guarda al Centro? Come Bersani
(leader di un partito zeppo di ex democristiani) d’altronde? L’Italia ha un Dna
centrista. Come dire: ci si accontenta di poco, anzi del giusto, che però deve essere alla portata di tutti . Invece della Ferrari per pochi, una bella Fiat 500 per molti... Concetto ben ribadito - certo, in chiave politica - alla convention di ieri del Terzo polo da Rutelli
Casini e Fini (*) .
''Davanti alle difficoltà drammatiche, alla prima occasione le vecchie alleanze
si sono liquefatte, il bipolarismo primitivo si e' liquidato da solo - dice
ancora il leader centrista -. Ora non abbiamo bisogno di trasformismi, ma di
persone che credono a un progetto per il Paese. La priorità e' sostenere il
governo. La politica delle alleanze si vedrà poi''. Così Casini.
''Vogliamo essere la prima aggregazione politica ed elettorale del Paese. Oggi
ci sono tanti che saltano sul carro alla venticinquesima ora”. Così Rutelli.
“Non e' stato facile parlare fuori dal coro. Dopo il governo Monti il quadro
politico cambierà. È inevitabile. E il Terzo polo avrà la grande possibilità ,
se ne sarà capace, di contribuire al cambiamento. In futuro le coalizioni non
dovranno più essere messe in piedi per battere qualcuno e non dovranno essere
sommatorie aritmetiche, ma dovranno essere basate sulle scelte concrete di chi
condivide valori e programmi di riferimento''. Così Fini.
Che malinconia... Ovviamente, mai fare di tutta l’erba un fascio ( visto che
abbiamo appena citato Fini…): tra Cavour e De Gasperi da una parte e Casini,
Rutelli, Fini dall’altra, esiste una bella differenza. Per i primi il centrismo
fu quasi un fine ideale, per i secondi sembra essere un puro mezzo per
agguantare il potere. I primi hanno fatto e (ri)fatto l'Italia, i secondi
rischiano invece di sfasciarla.Qualcuno però dovrebbe spiegarlo agli italiani.
Ma chi?
Carlo Gambescia
Nessun commento:
Posta un commento