Lo scandalo MPS
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Qui a Roma, del
Monte dei Paschi tutti ricordano la famigerata ’Esattoria" di via
dei Normanni numero cinque, oggi ex: un palazzone in stile democristiano con
vista su Colosseo e scavi, dove si respirava un insalubre clima da
ministero (“vadi” sotto, “vadi” sopra, stanza 1, stanza 2,
eccetera). Inutile accennare ai modi sgarbati del personale di sportello
verso un'umanità varia, implorante e sudata, anche in pieno
inverno.
Ma queste sono
osservazioni “micro-sociologiche”… Invece, sul piano “macro”, la situazione,
alla luce di quel che sta accadendo, sembra essere ben più grave…
Semplificando: la banca più “buona” d’Italia
si sarebbe pappata i soldi di clienti e forse
contribuenti, lanciandosi in scalate e speculazioni di vario genere (quindi non
solo derivati). E ora, dopo aver tenuto ben nascoste le
carte della colpa, vorrebbe l’aiuto dello Stato. E quindi i denari
degli stessi contribuenti turlupinati. Adesso,
nelle scomode vesti dei disgraziati che si
aggiravano per i corridoi di via dei Normanni con le cartelle delle tasse in
mano ci sono i megadirigenti dei Paschi... Dio esiste.
Naturalmente, visto
che siamo in campagna elettorale, la destra sta cercando di sfruttare
politicamente il vicolo cieco in cui si è infilata una banca targata sinistra.
In realtà, il punto è un altro: non ci sono banche di destra e banche
di sinistra, ma semplicemente banche oneste e banche disoneste. Il lettore
tragga da solo le conclusioni.
Dimenticavo. Sembra che il prezzo delle azioni Mps stia precipitando. Purtroppo, chi di Borsa ferisce, di Borsa perisce. È il capitalismo bellezza…
Dimenticavo. Sembra che il prezzo delle azioni Mps stia precipitando. Purtroppo, chi di Borsa ferisce, di Borsa perisce. È il capitalismo bellezza…
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