mercoledì 15 giugno 2011

Il Centrosinistra non  taglierà mai le tasse
Questione di  Dna


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L'antefatto. La settimana scorsa, prima della sconfitta referendaria, il Ministro dell’Interno Roberto Maroni aveva chiesto «coraggio» al Governo e « più soldi a famiglie, lavoratori e piccole medie imprese». E Tremonti, a stretto giro di posta, aveva risposto picche o quasi: « Non è un problema di posizione personale, ho le idee chiarissime. Ma non si può andare al bar, dire “da bere per tutti” e alla domanda “chi paga?” rispondere “pagate voi” . Sono tentato di dire vi faccio la riforma e voi mi trovate 80 miliardi ».
Del resto, come sanno i tecnici, una riforma fiscale, a far tempo da Diocleziano, implica un iniziale calo delle entrate e una redistribuzione del carico fiscale. Insomma, qualcuno deve sempre pagarla. Una riforma del fisco, come saggiamente insegnava Luigi Einaudi, non è mai a costo zero.
Perciò, come non dare ragione, una tantum, a Giulio-Mani-di Forbice? Volete la riforma, allora trovatemi 80 miliardi… Infatti, il ragionamento, in fondo, è semplice: se per un verso è autentica la necessità di aumentare le entrate di famiglie e lavoratori, per l’altro il momento non è del tutto propizio. Poiché i salari, stante il ristagno produttivo, non possono aumentare, mentre le tasse, non possono diminuire, pena il tracollo finanziario dello Stato.
Diciamo la verità, dopo la sconfitta di domenica, l’appello di Maroni suona ancora più minaccioso. Probabilmente c'è preoccupazione in tutta la Lega per il dopo-Berlusconi e per possibili elezioni anticipate. Di conseguenza, proprio ieri Tremonti, invertendo la rotta, ha parlato di introdurre tre aliquote bla bla… Quando si dice il caso... Puro gioco delle parti ? Mah... Comunque sia, come dice il saggio, chi vivrà vedrà.
Però c’è anche un problema di fondo: il prossimo Governo, a prescindere dal suo colore politico, si troverà alle prese con gli stessi problemi. Detto questo, va però segnalata una differenza di fondo tra Centrodestra e Centrosinistra. Quale? Se Tremonti non ha aumentato né diminuito le tasse, un futuro Ministro dell’Economia di Centrosinistra, non solo non le diminuirà, ma, di sicuro, le aumenterà , magari introducendo la tassa patrimoniale.
Fantascienza della finanze? Sì e no. Perché se è vero che un Monti, Ministro all’Economia di un Governo Bersani, si guarderebbe bene dal varare la patrimoniale, per contro è altrettanto vero che un Ministro di matrice vendoliana non ci penserebbe due volte. Del resto, al voto, se si andrà, il Centrosinistra si presenterà compatto, con dentro tutti: da un Casini titubante come una finta verginella a un Vendola deciso a presentare il conto. Certo, quanto potrebbe durare un Governo del genere? Poco. Magari giusto il tempo di aumentare le tasse. Perché, mai scordarlo, il fiscalismo è nel Dna del Centrosinistra. Proprio come il Bunga Bunga, per dirla con l'amico Giuseppe Puppo ( *), è in quello del Cavaliere...

Carlo Gambescia


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