Accoppiamenti giudiziosi
Alessandro Manzoni e l’influenza suina
Ci mancava pure l’influenza suina. Che fare?
Come prima cosa rileggere i capitoli XXXI-XXXII de I promessi sposi, quelli dove inizia la grande “sinfonia storico-poetica della peste”, come si trovava scritto al liceo in certi commenti ampollosi. Ad esempio, tutti ricordano, la storia degli untori: i “fattucchieri malvagi” che nottetempo, ungendo case, muri, porte e panche delle chiese, contribuivano a diffondere misteriose sostanze pestifere.
Beh, c’è già chi dice che dietro la febbre suina ci siano
le multinazionali dei maiali in lotta tra loro. Che ne avrebbero favorito la
propagazione per ragioni concorrenziali. Cosa non semplice da dimostrare …
Altri invece ritengono che dietro diffusione dell’epidemia ci siano i soliti
giganti farmaceutici a caccia di facili profitti, legati alla produzione di
vaccini. Il che, a dire il vero, non è del tutto impossibile. Ma non è facile
da provare. Però volete mettere il fascino del complotto?
Pertanto la seconda cosa da fare è matenere il controllo del nervi. Non sembra infatti dimostrato il contagio diretto animale uomo. Le versioni in materia di medici e specialisti sono discordanti. Il che non aiuta… Ma di fatto, sul piano mondiale, per ora, il numero dei decessi è insignificante. Quindi - soprattutto i media - cerchino di evitare l' allarmismo. Anche perché il panico gioca solo a favore di una maggiore concentrazione del potere. Per usare un termine alla moda favorisce "le caste".
Pertanto la seconda cosa da fare è matenere il controllo del nervi. Non sembra infatti dimostrato il contagio diretto animale uomo. Le versioni in materia di medici e specialisti sono discordanti. Il che non aiuta… Ma di fatto, sul piano mondiale, per ora, il numero dei decessi è insignificante. Quindi - soprattutto i media - cerchino di evitare l' allarmismo. Anche perché il panico gioca solo a favore di una maggiore concentrazione del potere. Per usare un termine alla moda favorisce "le caste".
Benché ne I promessi sposi, Don Rodrigo, un
perfido aristocratico che oggi finirebbe subito nel cast del GF, si ammala di
peste e muore... All'epoca, come insegna Manzoni, le grandi epidemie non
guardavano in faccia a nessuno: nobili e popolo. Erano democratiche, nonostante
comandassero gli aristocratici. Le "caste" democratiche di oggi
potrebbero essere più coriacee... Ma questa è un'altra storia.
Inoltre i politici devono fare attenzione a una cosa
fondamentale. Quale? Manzoni scrive: “Tanto nelle cose piccole come nelle cose
grandi … osservare, ascoltare, paragonare, pensare, prima di parlare”.
Tradotto: cari politici non perdete la tramontana. Non fate come Obama...
Perché da come si sta comportando, sembra che il "Primo Presidente Nero
della Storia Americana" abbia già perso la calma... Con buona pace di Giovanna
Botteri.
La terza cosa, è quella di non correre in farmacia per comprare, accumulare, e
ingurgitare ogni genere di rimedio contro l’influenza. Qualcuno potrebbe
restarci secco per overdose. Da aspirina con vitamina C.
Insomma, come si dice tra giocatori di biliardo, “calma e gesso”. E soprattutto rileggere Manzoni.
Insomma, come si dice tra giocatori di biliardo, “calma e gesso”. E soprattutto rileggere Manzoni.
Carlo Gambescia
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