Che cos’è il cattocomunismo
Mattarella e “l’evasione fiscale indecente”…
Cattocomunismo. Il termine fu coniato da Augusto Del Noce, al
quale dedicò addirittura un libro (Il cattolico
comunista). Il grande filosofo cattolico scorgeva nel fenomeno una
"profanizzazione" della politica in termini di passaggio
a un progressismo di principio, attento solo ai bisogni materiali,
affossatore di qualunque “idealità, a destra come a sinistra.
Sfuggì
però a Del Noce l’aspetto fondamentale, e molto pericoloso, socialmente pericoloso,
del cattocomunismo. Quale? Il costruttivismo. Ossia la pretesa, attraverso il
massiccio intervento dello stato, di riformare a fondo la società in chiave solidarista e welfarista. Insomma, Il Cristo del Vangelo più il Marx dei Manoscritti
economico-filosofici.
Di
qui però la necessità di un’ elevata pressione fiscale e soprattutto di
giustificarla. Il cattocomunista, in genere un ex politico proveniente dalla
sinistra democristiana o dal vecchio partito comunista, è uno strenuo difensore della Guardia di Finanza. Insomma, della repressione durissima dei reati fiscali. Ovviamente, il cattocomunista deve ricorrere sempre a una giustificazione
morale-funzionale: "Se tutti pagassero le tasse, tutti pagheremmo meno", "avremmo più
servizi", gli asini un giorno voleranno, eccetera, eccetera.
In
realtà si tratta di una bugia, come abbiamo scritto più volte (*). E non
intendiamo tornare sull’argomento.
Sergio Mattarella, il nostro Presidente della Repubblica, è tra i maggiori esponenti dell'ideologia cattocomunista. Per il Quirinale “l’evasione fiscale è indecente”. Nelle dichiarazioni di ieri, si ripetono più o meno le solite zuccherose formulazioni lessicali per indorare la pillola della tosatura fiscale (**).
Sergio Mattarella, il nostro Presidente della Repubblica, è tra i maggiori esponenti dell'ideologia cattocomunista. Per il Quirinale “l’evasione fiscale è indecente”. Nelle dichiarazioni di ieri, si ripetono più o meno le solite zuccherose formulazioni lessicali per indorare la pillola della tosatura fiscale (**).
A riprova di come il cattocomunismo sia ancora vivo e lotti insieme alla sinistra, cattolica e post-comunista ( o tuttora comunista), si vedano le prime pagine di “Repubblica”, “Manifesto”, “Avvenire”. Che oggi, rispetto a tutti gli altri giornali, hanno assegnato evidenza assoluta alle esternazioni cattocomuniste di Mattarella. Probabilmente sotto c'è un problema di mentalità politica e culturale, dura a morire.
Il Pd in particolare sembra tuttora essere immerso nelle stagnanti acque di una arcaicità fiscale che non permette alla sinistra uscire da certi schemi welfaristi che penalizzano la crescita economica. Tradotto: non volendo abbassare le tasse, si ricicla la storiella del "pagare tutti, pagare meno". Roba da spot pubblicitario alla Totti.
Il costruttivismo cattocomunista in chiave fiscalista è il principale nemico del mercato e della produttività economica. E di sicuro, non si può contrattaccare puntando sul costruttivismo di marca fascista, o genericamente conservatore, altrettanto statalista quanto quello della sinistra.
Insomma, destra e sinistra, in Italia, per ora, pari sono. E Mattarella non è che è una specie di ciliegina sulla torta costruttivista. Pardon, cattocomunista
Carlo Gambescia
(*) Ad esempio qui: https://carlogambesciametapolitics2puntozero.blogspot.com/2016/03/lavoro-nero-presunto-gettito-circa25.html . E qui: https://carlogambesciametapolitics2puntozero.blogspot.com/2018/12/riflessioni-la-verita-sulle-tasse-luso.html .
(**) Per una sintesi si veda qui: https://www.ilsole24ore.com/art/mattarella-l-evasione-fiscale-e-grave-e-indecente-ACAMPL4 .