Sfoghi. Italia tra piagnoni, manettari e
antieuropeisti
Meno male che c’è la mano invisibile, macchiata calda in tazza fredda...
La
celebrazione di Greta, eletta a
reginetta di bellezza dello spaghetto a chilometro zero, il
populismo caramelloso del Papa, le manette evocate a ogni piè sospinto dai
giustizialisti, l’antieuropeismo becero, il
razzismo e il culto parareligioso “degli ultimi”, l’odio verso le banche a prescindere, le fughe di
notizie dai tribunali e conseguenti gogne mediatiche. Diciamola tutta, l’ Italia
di oggi fa veramente schifo.
Eppure
si tiene in piedi, l’economia tutto
sommato regge, anche criminale, e il
Paese resta a galla.
Forse
perché gli italiani - il cosiddetto popolo - sono
migliori dei politici? No. Siamo davanti all’ennesima prova del funzionamento
meraviglioso della mano invisibile: di un’ economia che misteriosamente riesce ancora a far girare i soldi.
Un
miracolo? No. Il tutto avviene grazie ai
risparmi accumulati delle generazioni precedenti e all’evasione fiscale, un mix che
aiuta un esercito di piccole imprese, che, soprattutto al Nord, Nord Est, costituisce una specie di linea del Piave economica. Dio le
benedica.
Mentre al Sud si regge il confronto grazie all’indotto criminale. Dio lo maledica?
Mah… Forse una legalizzazione, da pelo sullo stomaco, gioverebbe. In fondo i camorristi napoletani, appoggiarono
Garibaldi, sostituendo la polizia borbonica. L’ordine pubblico fu mantenuto. Liberalizzando, oggi, gioco, prostituzione e
uso di ogni tipo droga, si costringerebbe la criminalità mafiosa a uscire alla luce del sole e pagare le tasse. Certo, anche evaderle. Il che però rientrerebbe nella normalità italiana. Ma soprattutto niente spari e ammazzatine… La retorica del distintivo lasciamola a Salvini, Di
Maio e al “Fatto Quotidiano”. Ognuno viva come desidera, laisser faire, laisser passer...
Ovviamente,
resta sempre il macigno del debito pubblico che pesa sull’intera economia italiana, ma che
in una logica di galleggiamento può aspettare.
Anche
perché il Paese, nonostante i mugugni,
amplificati dai media vecchi e nuovi, si
alza ogni mattina, esce di casa, lavora, produce, quel che basta, perché il
giorno prima sia uguale a quello precedente. E all'insegna del "Cappuccino mon amour". Diciamo che la mano invisibile
funziona a mezzo servizio. Ma funziona, macchiata calda, in tazza fredda, con ciambelle o cornetto... Vizietti privati collettivi e diffusi da chi proprio alla fame non è... E virtù pubbliche che comunque sia alimentano il giro della ristorazione. E così tutto il resto... Perché da cosa nasce cosa.
Naturalmente,
se vincessero, piagnoni, manettari e
antieuropeisti, la mano invisibile verrebbe ingessata e addio galleggiamento. E pure sfogliatelle.
Certo, un Paese normale dovrebbe crescere. Ma questa è un’altra storia…
Carlo Gambescia