Quando il primo cittadino, diciamo “prima”, della Repubblica, dopo Mattarella e La Russa, cioè Giorgia Meloni, rilascia una dichiarazione del genere c’è veramente di che preoccuparsi per le cattive mani in cui è finita la Repubblica. Si legga qui:
“ Io sono la persona più dossierata d’Italia. Nel dramma c’è la buona notizia: la mia vita è stata proprio passata allo scanner e non si è trovato niente. E forse questa è anche la ragione per la quale io sono così dossierata […]. Io mi sono data una spiegazione, poi chiaramente poi spero che una spiegazione ce la dia la magistratura ad un certo punto. In questa Nazione ci sono probabilmente gruppi di pressione che non accettano di avere al governo qualcuno che pressioni non se ne fa fare, che non si può ricattare. E allora, magari tentano di toglierselo di torno con altri strumenti. Temo che non riusciranno […]. [Si pensi ai] ladri che entrano dentro casa, rubano i gioielli e li vendono al ricettatore. Io penso che stia accadendo la stessa cosa con il mercato delle informazioni. Penso che ci siano dei funzionari, dei dipendenti pubblici e privati, che prendono illegalmente delle informazioni e le vendono sul mercato. A chi ? Questa è la risposta che stiamo aspettando” (*).
Insomma, è nata una stella: abbiamo la Cuccarini 2 (per inciso sono anche amiche, due destroidi…), solo che Giorgia Meloni, non sappiamo se più amata come la Cuccarini "cucinizzata" Scavolini, asserisce di essere la più dossierata dagli italiani.
Ora, a parte che i politici spiati, sono pochissimi, rispetto a tutti i vip, dall’economia allo spettacolo, “spiati” e dossierati”. E che la presunta “spia”, un bancario meridionale, se ci si passa l’espressione, assomiglia al solito mitomane in cerca di pubblicità suo malgrado.
Ora, a parte questo, il vero problema è l’atteggiamento mentale di Giorgia Meloni. La forma mentis. Come dire? Il trappolone mentale che scatta da solo: un combinato disposto tra Robespierre, il giacobino, dalla ghigliottina facile, fanatico della propria incorruttibilità, e un filosofo, il Marcuse della Destra (così la definizione di Almirante), Julius Evola, che scorgeva complotti e forze del male ovunque.
L’accoppiamento poco giudizioso (dal punto di vista liberal-democratico) Robespierre-Evola fa veramente paura. Si unisca -parliamo sempre della Meloni – un egocentrismo smisurato alla Mussolini: quel terribile “io, io, io, io, io”, che di solito le persone ignoranti e con poca voglia di apprendere, ma con tanta fame di arrivare lo stesso, sbattono continuamente in faccia all’interlocutore, quando si cerca di spiegare, che l’esperienza personale, disgiunta dalla cultura, ad esempio storica, importantissima in politica, non aiuta a migliorare le cose, per così dire.
Giorgia Meloni è politicamente pericolosa. Perché con quel pedigree mentale può essere capace di tutto. Non vede avversari vede nemici. E per giunta nascosti nell'ombra. Si rileggano le pagine di Guglielmo Ferrero, grande dimenticato, sulla paura come principale nutrimento psicologico del tiranno e della tirannia (**).
Un’ultima cosa. Sapete, cari lettori, cosa risponderebbe Gorgia Meloni? Che il nostro articolo comprova la sua tesi. Insomma, che chi scrive è amico del giaguaro, cioè un "infame" al servizio dei “gruppi di pressione” invisibili.
Insomma, cosa del resto nota a chiunque l’abbia frequentata: chi non è con me è contro di me.
Per farla breve, vera ciliegina sulla torta, Giorgia Meloni si sente simile pure a Gesù Cristo.
Carlo Gambescia
(**) Qui: https://www.amazon.it/Colloqui-Guglielmo-Ferrero-Seguiti-Discorsi/dp/8876069216 .
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