Cara
donna Mestizia,
Forse ricordo male, ma in occasione del giuramento dei Governi Prodi nel 1996 e nel 2006 nessun passante calabrese sparò ai poliziotti con l’intenzione di sparare ai politici. Certo, non c' era ancora la crisi economica, ma neppure lo squadrismo grillino. O no?
Cordiali saluti.
Gino Destro
Forse ricordo male, ma in occasione del giuramento dei Governi Prodi nel 1996 e nel 2006 nessun passante calabrese sparò ai poliziotti con l’intenzione di sparare ai politici. Certo, non c' era ancora la crisi economica, ma neppure lo squadrismo grillino. O no?
Cordiali saluti.
Gino Destro
Caro Signor Destro,
No comment… Vorrei
arrivare all’età della pensione….
***
Cara donna Mestizia,
ieri ho trovato
davanti alla porta di casa una borsa vuota. Più precisamente, una sacca in
cuoio chiusa da un legaccio in pelle intrecciata. A prima vista, il manufatto è
antico, forse antichissimo: punzonata a caldo, all’interno si scorge la scritta
“M. Pecorellius fecit”. La borsa è eccezionalmente ben conservata, tanto da
lasciar pensare che sia stata custodita (da chi?) in qualche armadio a
temperatura e umidità controllate. Il contenuto brilla per la sua assenza.
Secondo Lei, a chi può appartenere? Che cosa conteneva? Chi può averla lasciata
davanti a casa mia? E perché lasciarla proprio a me, un modesto ingegnere
elettronico che ormai rammenta pochi brandelli del latino studiato al liceo? E’
un bel mistero! Fatto sta che stanotte non ci ho dormito.
Ing. Venanzio
Costantini, Roma
Caro Ing.
Costantini,
scusi la domanda
personale: per caso, Lei è imparentato con l’imperatore Costantino, quello di
“in hoc signo vinces”? Se fosse così, molte cose comincerebbero a trovare
spiegazione. Ricorda la complessa vicenda della donazione del Suo (forse)
antenato alla Chiesa? Alcuni ricercatori, capofila il dott. L. Valla,
sostengono che si tratti di un falso. Vero che altri studiosi ne mettono in
dubbio le conclusioni, e fanno pesanti allusioni ai legami del dott. Valla con
i Servizi di intelligence (deviati?) e in generale con misteriose
organizzazioni dello “Stato profondo”. Che vuole? Si lamenta sempre che
l’Italia è un paese senza memoria, e per certe cose – ad esempio, i meriti dei
migliori italiani - è senz’altro vero. Le cose di cui non si sa niente, invece,
l’Italia non le scorda mai. Quanto alla Sua insonnia, Le raccomando di non
prenderla sottogamba. Diceva un vecchio medico che quanto più ci si avvicina al
riposo eterno, tanto meno si ha bisogno di dormire; e che un radicale
cambiamento d’aria, in casi come il Suo, può far miracoli. Ha mai pensato di
trasferirsi all’estero? AugurandoLe in bocca al lupo, La saluto cordialmente.
* * *
Cara donna Mestizia,
seguiamo da sempre la Sua attività giornalistica,
ammiriamo la Sua
equanimità bipartisan, la Sua
competenza professionale, la Sua
fedeltà ai valori repubblicani. Che ne dice di un dicastero nel nuovo
esecutivo? Pensiamo che al Suo profilo etico si attaglierebbe a perfezione il
Ministero per l’Integrazione, o in subordine, il Ministero per le Pari
Opportunità. R.S.V.P.
Conte Nipote &
Conte Zio, Superne Sfere
Illustri Conte
Nipote & Conte Zio,
sono commossa e
onorata per la lusinghiera proposta, ma temo si sia ingenerato un equivoco.
Quanto al Ministero per l’Integrazione, una mia fotografia, largamente
circolata su Internet, deve aver tratto in inganno le Loro Signorie. Si tratta
però di una prova nella causa civile da me promossa contro il Centro
Abbronzatura “O Sole mio” in seguito allo sciagurato malfunzionamento del
lettino a raggi UVA di cui m’ero servita: insomma, purtroppo non sono negra.
Quanto al Ministero per le Pari Opportunità, m’incorre l’obbligo di comunicare
alle S.V. che nonostante il mio nom de plume, non sono neanche donna. Mi scuso,
ma nessuno – tranne le Loro Signorie - è perfetto. Di nuovo ringrazio
sentitamente, porgendo le mie scuse e i miei ossequi.
Roberto Buffagni è
un autore teatrale. Il suo ultimo lavoro, attualmente in tournée, è Sorelle d’Italia – Avanspettacolo
fondamentalista, musiche di
Alessandro Nidi, regia di Cristina Pezzoli, con Veronica Pivetti e Isa Danieli.
Come si vede anche dal titolo di questo spettacolo, ha un po’ la fissa del
Risorgimento, dell’Italia… insomma, dell’oggettistica vintage...
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