Cara donna Mestizia,
dalla più tenera infanzia mi apostrofano con epiteti
irriferibili, mi maledicono e mi augurano malattie incurabili, mi incolpano di
tutto quello che non va nelle loro vite, addirittura della fine del mondo! No,
dico: è vita, questa? Sto meditando un gesto estremo.
2012
Caro 2012,
coraggio. Ormai è finita: almeno per lei.
coraggio. Ormai è finita: almeno per lei.
* * *
Cara donna Mestizia,
facendo un bilancio di questo 2012, anno di emme, mi sono
chiesto: ma io cosa ci faccio, qui? Chi me l’ha fatto fare di ficcarmi in
questo imbroglio? Potevo trascorrere gli ultimi trenta o quarant’anni che mi
restano da vivere servito e riverito, fra gli aspri combattimenti nella trincea
del lavoro e il riposo del guerriero dell’impegno culturale, del relax
sportivo, delle cene eleganti…Invece, no. Mi è saltato il ticchio di salvare il
paese che amo, l’Italia, dalle tre i: Invidia, Indigenza, Impotenza, insomma
dai comunisti, e di regalare a tutti gli italiani il mio grande sogno: Italia
Due®. Guardi un po’ come vengo ricompensato. Un divorzio rovinoso, una miriade
di montature giudiziarie, il duomo di Milano sui denti, avvertimenti mafiosi,
minacce di morte provenienti da dove meno me l’aspettavo, tradimenti a catena
di gente che mi deve tutto e adesso mi pugnala alla schiena…Io che ho sempre
capito tutto prima degli altri, oggi devo ammettere che non capisco.
Cav. Bernasconi
Caro Cav. Bernasconi,
c’è poco da capire. Il paese che Lei ama non la ricambia
più. E’ doloroso, ma sono cose che succedono. Se mi consente, La invito a
interrogare la Sua
vasta esperienza del mondo femminile. Quali sono le cose che nessuna donna
accetta dal suo uomo? 1) che non porti i soldi a casa 2) che non la metta al
primo posto tra le altre 3) che faccia pubblicamente la figura del vigliacco.
Veda un po’ Lei a quale situazione si attaglia il Suo caso personale.
* * *
Cara donna Mestizia,
che non credano di cavarsela così, quei traditori!
Pagheranno caro, pagheranno tutto! Rocambolescamente evaso dall’Isola di Melma
nella quale la Santa
Ipocritanza di Tedeschi & Banchieri, Pisciafreddo &
Froci, Preti & Comunisti credeva di avermi relegato per sempre, sto per
sbarcare sulle coste d’Italia alla testa di un reparto della mia Vecchia
Guardia, quella che muore ma non indietreggia! Italiani! Il Vs. Unto del
Signore è tornato! Splende di nuovo nel cielo d’Italia il sole di San Babila, del
Predellino! Chi mi ama, mi segua!
Bernascone I
Maestà,
sarò lieta e onorata di amarLa e seguirLa dal 10 aprile 2013 in poi. Purtroppo, nei
primi cento giorni del prossimo anno indifferibili impegni precedentemente
assunti me lo impediscono.
* * *
Cara donna Mestizia,
sono abbonata fin dal primo numero alla Sua valida rubrica.
A causa del recente, vertiginoso rincaro dell’affitto e delle spese
condominiali, nel 2013 mi
trasferirò presso un nuovo domicilio. La prego dunque di aggiornare il Suo
indirizzario, e di inviarmi “La posta di donna Mestizia” presso il mio nuovo
recapito: “BCE, Groß Markthalle, Frankfurt am Main, Deutschland”.
RingraziandoLa per l’attenzione, Le auguro un lieto anno nuovo e La saluto
cordialmente. Sua
Italia
Cara Italia,
ho preso nota del Suo nuovo indirizzo. Mi spiace sentire
delle Sue difficoltà, ma non tutto il male vien per nuocere. E’ vero, Lei perde
la casa a cui immagino si fosse affezionata. Ma un cambiamento d’aria e
d’abitudini ci aiuta non fossilizzarci. D’altronde, questa Sua attuale
condizione di instabilità dovrebbe ricordarLe i tempi della Sua prima
giovinezza, quando tanti bei ragazzi non pensavano che a Lei, nei sogni
invocavano il Suo nome, Le dedicavano canti e poesie, Le morivano dietro… Mi
raccomando: mit Vertrauen in die Zukunft. Ricambio di cuore auguri e saluti.
Sua
donna Mestizia
Roberto Buffagni è un autore teatrale. Il suo ultimo lavoro,
attualmente in tournée, è Sorelle d’Italia – Avanspettacolo fondamentalista,
musiche di Alessandro Nidi, regia di Cristina Pezzoli, con Veronica Pivetti e
Isa Danieli. Come si vede anche dal titolo di questo spettacolo, ha un po’ la
fissa del Risorgimento, dell’Italia… insomma, dell’oggettistica vintage...
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