Del
Noce, Croce,
Monti e il Centrodestra
È
bello scoprire la presenza di Augusto
Del Noce ( ne “I maestri del pensiero democratico”, interessante collanina di
filosofia politica proposta dal
“Corriere della Sera”, ogni giovedì. Per
quale ragione? Perché, come ricorda
Galli della Loggia, per decenni si è
penalizzato il pensiero delnociano, liquidandolo come “reazionario”. E con la complicità dello stesso mondo culturale cattolico. Ma veniamo al punto.
Quel
che ci ha colpito nella scelta di testi proposta,
che prende il titolo da un importante libro di Del Noce (Il suicidio della
rivoluzione) è un passaggio di grande
attualità politica, per un Centrodestra, sempre più diviso e incerto. Certo, si parla di cultura politica, che poi dovrà essere convertita
in eventuali scelte di governo. Quindi, massimi sistemi.
A
cosa ci riferiamo in particolare? Alla
distinzione tra liberismo e liberalismo, che Del Noce riprende dalla
polemica Einaudi-Croce.
Ma
lasciamo la parola al filosofo cattolico. Intanto ecco il suo ragionamento: se
il cristianesimo si distingue da ogni materialismo sociale, per il suo
concetto spirituale di persona anche il liberalismo nella versione crociana, si
avvicina a tale impostazione, proprio perché come sostiene Croce, l’idea
liberale, in quanto idea etica, rivendica all’uomo un’esistenza indipendente
dalla società, di qui, prosegue Del Noce si “esige il suo slegamento dal
liberismo ( nel senso che il nesso di liberalismo e liberismo non è necessario,
non foss’ altro che perché altrimenti si farebbe l’idea liberale relativa a un particolare
ordinamento economico e si darebbe con ciò ragione al marxismo nel considerarla
come sovrastruttura; si vede cioè come la pressione della storia costringa oggi
il liberalismo a rompere la sua assimilazione illuministica al liberalismo e a
muoversi verso il cristianesimo come affermazione dell’idea di persona” .
Lo
scritto, che risale al 1948, spiega, e
bene, l’ attuale appoggio di un centrodestra (cattolici inclusi, l’Udc),
proprio in nome del liberismo e non del liberalismo, al tecnocratico e neoilluminista governo
Monti. Quindi riducendo, contrariamente
al progetto Croce-Del Noce, il liberalismo a puro e semplice liberismo.
Si
dirà, massimi sistemi. Eppure spiegano tante cose…
Carlo Gambescia
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