Talvolta si può restare stupiti per gli elementi di continuità che si ritrovano nei fenomeni storici. Però, G7, Trono e Altare... Il titolo è criptico. Serve subito una spiegazione.
Tutto il pensiero controrivoluzionario, cioè nemico dei diritti sanciti dalle rivoluzioni liberal-democratiche (inglese, americana, francese) si è sempre appellato alla ferrea unione tra potere politico e potere religioso, proprio per contrastare meglio la marcia dei diritti individuali, invisi a queste due forme di potere autocratico: lo stato assoluto e la chiesa cattolica, struttura autoritaria per eccellenza (il protestantesimo prenderà altre strade in stretta connessione con le rivoluzioni liberali). Tecnicamente si chiamava e si chiama alleanza fra Trono e Altare.
Si pensi solo per fare un esempio – relativamente recente – ai concordati tra la chiesa cattolica, l’Italia fascista e la Germania nazista. Di regola, lo stato liberale separava, lo stato autocratico univa o pretendeva addirittura, come nel regalismo, di prendere la Chiesa sotto la propria ala, oppure come nel confessionalismo, si mascherava da prete.
Qual è la nostra tesi allora? Che al G7 la presenza del papa può essere soltanto giustificata da una riproposizione dell’antica filosofia della stretta unione fra Trono e Altare.
Si rifletta su alcuni punti. Al governo c’è un partito, Fratelli d’Italia, che nell’idea del Concordato mussoliniano vede ancora un capolavoro di sapienza giuridica. Non solo questo però. Parliamo di un partito, dalle idee controrivoluzionarie, che vede i diritti individuali come fattori di disgregazione sociale. Come del resto prova l’eliminazione dal documento finale di qualsiasi riferimento all’interruzione di gravidanza e alla protezione del diritto a un orientamento sessuale non in linea con i criteri del cattolicesimo.
Si dirà che questa è la sacrosanta posizione della “destra dei sani principi morali”, del "dio, patria e famiglia", eccetera, eccetera. Quindi giusto così. Giusto, dal punto di vista del pensiero controrivoluzionario e nemico, dal almeno due secoli, della grammatica liberale dei diritti individuali.
Siamo davanti a un vero e proprio passo indietro. Per ora, questa negazione dei diritti individuali, pilastro della società moderna, è riproposta in modo soft, diciamo pure ipocrita. Si pensi, ad esempio, a quanto ha dichiarato il ministro Lollobrigida in argomento: che, introdurre la questione, poteva essere “inopportuno, data proprio la presenza del Santo Padre” (**). Capito? Il papa come scudo: lo si invita, e poi si adduce la scusa, che perché lo si è invitato, quindi, eccetera, eccetera. Qui è in gioco una questione epocale, e Lollobrigida invece della Luna, fissa il dito. Come si dice, o ci fa o c’è…
Il tutto per continuare a finanziare, vero e proprio atto di confessionalismo (lo stato che si fa prete), non sgradito alla chiesa cattolica, le organizzazioni antiabortiste, che, con la loro presenza, puntano a trasformare i consultori in succursali della guerra civile.
Inutile dire, che il lettore difficilmente troverà sui giornali di oggi, qualcosa al riguardo. Sfugge anche ai più attenti osservatori, e non si capisce se per ragioni di buona o cattiva fede, che i contrivoluzionari, i difensori dell’unione fra trono e altare, sono tornati. E se continuerà così, le cose andranno sempre peggio per i difensori dei diritti individuali.
Tra gli anni Settanta e Ottanta dell’altro secolo, ai tempi dei referendum sulle leggi sul divorzio e sull’interruzione di gravidanza, si parlava di “forze della reazione in agguato”. In realtà gli italiani si mostrarono più che maturi e votarono no. Era un sì alla modernità dei diritti liberali. Il clerico-fascismo fu battuto. Saremo in grado di batterlo una seconda volta?
Ne dubitiamo.
Carlo Gambescia
(*) Qui 2023:
https://www.consilium.europa.eu/media/64497/g7-2023-hiroshima-leaders-communiqu%C3%A9.pdf .Qui 2024: https://www.g7italy.it/wp-content/uploads/Apulia-G7-Leaders-Communique.pdf . Per una verifica immediata basta inserire in “trova” le
parole-chiave, ad esempio abortion e Lgbt.
(**) Qui: https://www.ansa.it/sito/notizie/speciali/g7-italia/2024/06/14/meloni-al-g7-litalia-ha-stupito-e-tracciato-la-rotta_42b8ce1d-5e0e-4490-b1d3-264c15dd0a5a.html .
Nessun commento:
Posta un commento