Papa Francesco, nome (forse) troppo
impegnativo…
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Cerchiamo oggi, dopo
il primo commento a caldo, di analizzare più razionalmente quanto è avvenuto.
Diciamo che il nome
scelto dal Pontefice - Francesco, patrono d’Italia tra l’altro -
racchiude un programma gigantesco che può essere condensato in tre parole
chiave: riforma, povertà, evangelizzazione. Ed è inutile qui rifare la storia
luminosa di Francesco e del francescanesimo: movimento riformatore che
seppe trasformarsi in istituzione-Ordine e così
influire, come movimento, sull’istituzione-Chiesa,
perseguendo (e chiudendo) una circolarità sociologica
perfetta. Miracolosa.
Tuttavia, sono tre
parole che possono essere variamente interpretate. Riforma teologica? Riforma
istituzionale? E in quale direzione? Pre-conciliare? Post-Conciliare? O pre-post
Conciliare? Povertà francescana della Chiesa? Massima
attenzione verso i poveri? E dove trovare le risorse?
Anche il pauperismo assoluto come scelta interna - ammesso che sia possibile -
potrebbe non bastare… Evangelizzazione, anzi rievangelizzazione dell’Occidente?
O di altri popoli animati da fedi differenti? Entrando così
in rotta di collisione con altre religioni ? O
rilanciare l’ecumenismo anche a costo di “annacquare” il cristianesimo? E
soprattutto, ammesso e non concesso che gli obiettivi possano
essere perseguiti tutti insieme, quale atteggiamento assumere in quella
che su queste pagine il professor Negro ha definito “l’eterna lotta delle
investiture” con i poteri laici? (*)
Si tratta di
sfide colossali. A Papa Francesco, gesuita
volitivo e diplomatico (anche se non più “giovane”, nel senso in cui può
esserlo un pontefice), il compito non invidiabile di districarsi. Forse -
e sia detto con il massimo rispetto - andava scelto un nome meno
impegnativo. Meno capace, insomma, di suscitare grandi aspettative che,
considerati i tempi, i nemici della Chiesa e la natura delle sfide,
potrebbero rimanere tali, rischiando così, come se non bastasse la
grave crisi in cui versa il mondo cristiano, di
indebolire la Chiesa
e deludere i fedeli.
Carlo Gambescia
(*) http://carlogambesciametapolitics.blogspot.it/2013/02/larticolo-del-professor-negro-ritorna.html
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