Hayek, Keynes o Marx?
Crisi
economica mondiale:
tra i due litiganti…
Esiste
una ricetta economica sicura per uscire
dalla crisi? Insomma, Hayek o Keynes? No, di fatto,
si può uscire dalla crisi, sole
se le grandi economie mondiali, Stati
Uniti e Gran Bretagna, Germania (attenzione, non Europa), Giappone
riprenderanno a marciare. Purtroppo,
come pochi hanno capito, Cina,
Brasile ed altri paesi emergenti da
soli non bastano.
E
come potranno riprendere a crescere le (ex) grandi economie mondiali? Qui rispondere è ancora più difficile. Perché finora
le rigide politiche di bilancio,
praticate in Occidente non hanno dato
alcun frutto. Diciamo che fino ad oggi si è “lasciato fare ai mercati” , ma con pessimi risultati. Perciò il mix,
politico-economico, bilanci in
pareggio, grazie a tagli o
nuove tasse, difficilmente potrà rianimare la domanda
negli Stati Uniti, Europa, Giappone. Ovviamente, in questo modo cresce il rischio di
penalizzare anche le economie emergenti
e perciò di ridurre il tasso di crescita
dell’intero sistema economico mondiale.
Quel
che preoccupa è l’attendismo delle diverse classi politiche: per un verso si
teme di violare l’autonomia dei mercati, per l’altro si continua a credere (o
si finge di credere) nel miracolo di una ripresa mondiale a portata di mano.
Risultato: un immobilismo totale,
all’insegna del si salvi chi può, come del resto accade all’interno
della stessa Unione Europea.
Pertanto,
il vero nodo di fondo, ancora prima della scelta di una qualsiasi ricetta economica,
è
rappresentato dalla totale
assenza di un coordinamento politico all’interno dell’Occidente. In pratica a
governare sono i mercati.
Ora,
nessuno esclude, che la cosiddetta ricetta
“mercatista” sia destinata a fallire. I cosiddetti “istinti animali” del
capitalismo funzionano. Ma servono tempi
lunghi. E a quale prezzo sociale? Si rischia, insomma, che tra i due litiganti, Hayek e Keynes,
finisca per godere il terzo: Marx.
Carlo Gambescia
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